Più che altro, mi rendo conto che i tempi son cambiati di molto e nessuno vorrebbe più l'esplorazione tipica dei capitoli originali, ma un minimo di rimando magari si.
Ai tempi l'esplorazione era tra l'arduo e il ridicolo: occorreva cercare, tra una nebbiosa quantità di spigoli, le superfici belle lisssie e squadrate dove Laretta potesse aggrapparsi, quindi effettuare un salto quasi preciso.
Era arduo perchè c'erano scenari belli grossi, con vegetazione e texture differenti, era ridicolo perchè tutto impastato e per la necessità summenzionata di cercare cubi perfetti.
Era un vero gioco di esplorazione 3D.
Un po' come il primo Soul Reaver, dove occorreva destreggiarsi in enormi scenari, sfruttando metroidvaniamente i nuovi poteri e giostrandosi tra due piani differenti.
Ad oggi un tipo di gioco simile secondo me sarebbe anche più bello: le nuove possibilità grafice e fisiche permetterebbero un esplorazione davvero legata all'apparenza dei fondali, senza necessariamente limitarsi agli appigli evidenziati. Certo occorrerebbe un bel lavoro di pianificazione 3D degli stages.
Il punto è che da un Tomb Raider un minimo di esplorazione potrebbe essere auspicabile: secondo me non regge il discorso "è un gioco di oggi, non puo avere esplorazione come una volta" poiche oggi i giochi con esplorazione guidata ci sono, gli Uncharted, ogni altro action 3D, perfino Remember Me, gli Assasins...
Chi prende un Tomb Raider secondo me non solo è ben disposto, ma penso proprio che si aspetti un minimo di esplorazione 3D.
Un conto è comprare U4 e trovarsi nella condizione di dover studiare mezzora un fondale per trovare la via, un altro è prendere un TR e procedere spediti; dal primo non telo aspetti, dal secondo quasi lo richiedi.