Sul grande pubblico, come dimostrato dalle considerazioni di Luv/Nihil, probabilmente i blockbuster avrebbero avuto il loro peso. Quindi forse il problema è stato quello della finestra di lancio della macchina, che si è forse scontrato con un costo alto del prodotto e la concorrenza di smartphone/tablet.
Lì si è fatta un cattivo nome.
Poi il calo a picco delle produzioni ha fatto il resto e ha diffuso la leggenda metropolitana del "non ci sono giochi per Vita", che si alimenta tutt'oggi, anche se considerando crossbuy e trasposizioni, esce parecchia roba davvero.
Io mi schiero dalla parte di chi trova quella attuale la configurazione ideale della macchina, che domina a suon di indie e giochi del passato.
Onestamente, trovo anche inconcepibile spendere più di 20€ per un gioco portatile, da cui il mio totale disinteresse verso AAA.
Certo, se poi si aprisse il mondo degli emulatori, apriti cielo: diventerebbe la macchina fine di mondo.
Quello che fatico a capire è che tipo di strategia ci sia ora dietro Vita, secondo Sony.
Sul PLUS, Vita è la macchina trattata meglio, al punto che molti (me compreso) comprano Vita anche solo per ottimizzare la cornucopia di titoli che Sony regala.
Ma dubito che Sony abbia un guadagno sul venduto hardware.
Il PLUS in sè stesso, poi, scoraggia l'acquisto di titoli per Vita.
Quindi resta tutta un'operazione fatta come ritorno d'immagine e per non perdere la faccia chiudendo il progetto Vita dopo pochi anni?