Comunque se leggete le varie interviste recenti, non è che Ueda le mandi a dire eh... non dico sia arrogante, ma non si fa mai perder l'occasione per puntualizzare come la sua formazione, nonché la ricerca di concept intenzionalmente atipici, lo distinguano dal resto dell'industria.
Non è che agisca così per darsi un tono, semplicemente è per lui il modo naturale di esprimersi, senza alcun vincolo formale.
In un passaggio particolare affermava che pur a distanza di vent'anni, non riuscisse ancora a spiegarsi come mai non si sentisse veramente parte di questo mondo. Ogni volta che lo apostrofano come "game designer" gli pare strano.