Bene. Ma sono necessarie delle premesse e non sarò breve.
Sono un accanito sostenitore della coerenza tra narrato e giocato. Ciò che viene raccontato deve secondo me trovare sempre un corrispettivo in termini di game design e se per tradurre in interattività un certo evento o stato di cose serve un gameplay meno "commerciale", ben venga certa roba.
Se addirittura per tradurre in interattività il paradosso kafkiano e la derivante frustrazione servisse un gameplay macchinoso, illogico, noioso ed in definitiva poco gameplayioso, ben venga il pessimo gameplay (il riferimento è a Flower Sun and Rain di Suda51).
Veniamo ora al vg mainstream. Quando neanche un anno fa Naughty Dog tirò il freno a mano ad Uncharted riducendo l'azione, impacchettando ben 5 capitoli (se la memoria non mi inganna) su 22 senza gunplay rimasi spiazzato, interdetto, annoiato ma per altri versi compiaciuto. Questi in un mercato avido di fucili e pallottole avevano trovato il coraggio di raccontare la vicenda di Nathan e soci avvalendosi di una struttura narrativa davvero vicina ad un certo cinema d'avventura ingenuo e cazzaro. E quel tipo di cinema tende a conservare il grosso dell'azione per le battute finali cibandosi nelle prime parti di viaggi, enigmi e scoperte. Esattamente come Uncharted 3. Che poi la realizzazione non sia stata all'altezza delle intenzioni siamo tutti d'accordo credo. Passi la riduzione di gunplay ma a patto di rimpiazzarlo con materia ludica di pari dignità.
Premiai il coraggio, premiai il tentativo, premiai l'adesione del narrato al giocato (salvo i 3 capitoli nel cimetero delle navi che però vincevano per altre ragioni), premiai Uncharted 3.
Ignorando però che in Rockstar San Diego circa un anno e mezzo prima si fosse già andati ben oltre.
Vedere un gioco ingranare di capitolo in capitolo non è poi così inusuale. Vedere il tasso d'azione aumentare esponenzialmente in prossimità delle battute finali è quasi la regola. Il mondo vuole il suo sacrosanto climax ascendente fatto di funamboliche fughe, esplosioni e vaccate hollywoodiane assortite.
I San Diego dicono no. Staccano la spina all'azione (ok, residuano degli scontri, ma nulla a che vedere con quelli che hanno portato alla resa dei conti con Dutch), Marston torna alla vita pacifica in un clima di parziale disillusione ove impera la riluttanza dei ritrovati famigliari. Le note gravi di pianoforte che accompagnano il deambulare nel ranch non infondono calma, non infondono gioia. La meta inseguita per un intero gioco è lì. Ce la stiamo godendo. O per lo meno dovremmo. Mentre una sgradevole sensazione sedimenta nello stomaco, il gameplay si rifuggia in quei mini-games che più si confanno al registro narrativo: anche in questo caso i processi interattivi non sono all'altezza dei nobili intenti ma c'è coerenza e ciò che viene raccontato vale più di qualsiasi Uncharted.
I San Diego sicuri dei propri mezzi non temono nemmeno di affrontare la questione per bocca dei propri personaggi
John: Devi solo imparare a sparare dritto o finirai per farti mangiare da qualche animale.
Jack: Davvero divertente, pà.
John: Grazie, figliolo. Presto sarà la stagione delle quaglie, allora sì che ci divertiremo.
Jack: C'è qualcosa a cui non ti piace sparare, pà?
John: Beh, non l'ho ancora incontrata, ma non appena lo farò sarai il primo a saperlo. Potresti addirittura scriverlo in uno di quei libri che leggi.
Jack: Già, forse lo farò... "Il giorno in cui John Marston smise di sparare".
John: Ora, io non sono uno che legge molto, ma non credo che venderebbe. La gente ci vuole delle sparatorie, in quei cosi.
Jack: Credo che potresti aver ragione, pà.
L'ultimo nemico che sarà distrutto. La vicenda arriva al suo impeccabile pre-epilogo.
L'ultimo Dead Eye di John Marston si attiva. Il pistolero perde. Il gunplay perde. Non c'è vittoria. Non c'è divertimento. Non c'è furia omicida virtuale. Non c'è nemmeno game over. I presupposti che governano il vg mainstream sono crollati. Rimangono l'amarezza e... Qualche lacrima a solcarmi il viso. Per un attimo il mondo dei vg è redento
Per un attimo appunto. Il passato non si cancella. Il mondo non si cambia. Il vg non si cambia. La fatale spirale continua a girare.
Un nuovo Dead Eye. Un nuovo omicida. Jack Marston.