Dopo aver "girato e rigirato senza sapere che forma fare" (quasi cit.), ho completato Shadowmatic, un gioco di farsele girare (le forme, ma non solo) per fare le ombre cinesi.
Ora, sarò onesto: io ci ho provato a detestare Shadowmatic, ma alla fine ha vinto lui. E me ne farò una ragione, che ci volete fare. Tutto parte da un'idea semplice semplice: ruotare delle forme per creare l'ombra di uno specifico oggetto. Fine. Il problema è che nessuno ti dice quale sia questo oggetto. E che dopo qualche livello le forme da combinare diventano due. E che dopo qualche altro livello diventano tre. A quel punto, per fare le ombre cinesi ti tocca inventarti robe turche, e non importa quanto tu sia svizzero, Shadowmatic ti bacchetterà comunque come un insegnante tedesco. O quasi.
Il problema, per andare subito al punto, è la precisione. Dopo metà gioco, succede troppo spesso che hai intuito l'oggetto, hai praticamente proiettato la forma, ma al gioco qualche dettaglio proprio non piace. E allora puoi stare anche diversi minuti a ruotare mezzo pixel qui e mezzo pixel lì, al punto che puoi perdere più tempo così che a "risolvere" il livello vero e proprio, ma lui continua a non volertela dare buona. E tu vorresti invadere la Cina con quattro carrarmati!
Il gioco, d’altra parte, offre degli strumenti per agevolare l'ombreggio. L'ambientazione del livello è correlata all'oggetto da proiettare. Una serie di luci si accende progressivamente man mano che ci si avvicina alla soluzione. E soprattutto, è possibile spendere punti indizio per sbloccare quattro livelli di indicazioni: due suggerimenti, il nome del livello e la forma dell'ombra vera e propria.
Nonostante qualche noia in eccesso, insomma, Shadowmatic riesce a invocare la sindrome di "un'altra ombra e poi smetto". Questo giochino, in fondo, ha una sua atmosfera ipnotica e rilassante, e giocato su un iPad con schermo Retina ha pure una qualità grafica che non è niente male, devo dire.
Perché ho provato a detestarlo, volete sapere? Non lo so. Forse perché associo questa idea delle ombre cinesi a un concetto da due soldi. La realizzazione non è assolutamente da due soldi, al contrario, ma per intenderci, provate a fare mente locale: ritornate con la memoria all'ultimo spettacolo di ombre cinesi che vi ha strabiliato, lasciandovi con gli occhi sgranati. Fatto? Ah, non ve ne ricordate nemmeno uno e chi se ne sbatte delle ombre cinesi? Ecco, forse il limite di Shadowmatic è proprio questo: il “fattore chissenefrega". Ma alla fine, anche così il tempo ti passa, no? E non è questo quello che conta?
Mio voto: 7