Dopo essermi svegliato in un ospedale abbandonato, senza nemmeno il servizio in camera, ho finito Forever Lost: Episode 1 e Forever Lost: Episode 2, due giochi di essere pazzi. Ma meno di Devil.
Per iniziare, un avviso ai risolutori: Forever Lost è un gioco di logica... scollegato dalla realtà. Ma non è un ossimoro, eh! Entrambi gli episodi seguono una trama (e celano un mistero, che verrà svelato nel terzo episodio) a suo modo verosimile, ma l’intera storia è solo un pretesto per ammassare rompicapi d’ogni genere. D'altra parte, il gioco esplora i temi della follia, del deus ex machina e dei giudizi calcistici di Devil, quindi ci può stare tutto, no? Esatto. Ma andiamo al punto: gli enigmi…
Forever Lost non è un Professor Layton, con enigmi a sé stanti apri-leggi-risolvi. Non è nemmeno un Broken Sword, che devi dialogare con qualcuno e combinare gli oggetti. È più un enorme Unite i puntini, diciamo. Ma senza numeretti. Un mondo di gioco a schermate fisse imbottito di enigmi (e dei relativi indizi per risolverli), ma dove tutto è sparpagliato nello spazio e nel tempo. E così capita che devi organizzare una sequenza di colori qui, inserire un codice numerico lì, infilare tutte le pietre rotonde su o usare una torcia speciale giù. Ma spesso non sai quando, non sai dove e, in generale, nemmeno sai perché.
In tutto questo, da notare, non ci si imbatte mai nel Quesito della Susi puro e duro. C’è da ragionare e da usare la logica, su questo non ci piove, ma per capirci: se tutti i rompicapi di Forever Lost si trovassero nella stessa stanza in cui è presente l'indizio (o l’oggetto) che li risolve, il 70% degli enigmi, semplicemente, non esisterebbe. In sostanza, Forever Lost è un puzzle. Non un puzzle-game: proprio un puzzle, da rimettere insieme pezzo pezzo.
D’altra parte, tutto funziona, e non c’è da lamentarsi. Questa esplorazione dei singoli luoghi, alla ricerca dei singoli frammenti, per ricostruire i singoli indizi, è effettivamente coinvolgente e ben realizzata. Perché quando capisci che X si riferiva a Y, lontano diecimila schermate, e corri sul posto perché pensi che la soluzione esatta sia Z, e l’Hail Mary ti riesce, il gioco vince. Punto.
In conclusione: compratelo. Per chi volesse provare il genere, è disponibile un prologo gratuito su App Store, Cabin Escape: Alice's Story, da circa 1-2 ore. L’episodio 1 è lungo 2-3 volte il prologo. L’episodio 2 è lungo 2-3 volte l’episodio 1. L’episodio 3 è di prossima uscita. Chi sarà il deus ex machina dietro questa follia? Devil, forse? Brrr, brividi di paura...
Mio voto: Forever Lost: Episode 1/2: 7,5