Completato ieri The Haunt 2. Opera riassumibile poeticamente con la locuzione "bella cagata".
Il primo mi era piaciucchiato, perché l'impostazione ad enigmi era unita ad una ricerca di oggetti comunque con un po' di senso.
Qui hanno ridotto gli enigmi (che sfoggiano peraltro la nuova frontiera molesta del gioco del 15, dopo che già nel primo dovevi risolvere PER TRE VOLTE lo stesso puzzle con un'immagine diversa) e hanno upgradato l'object hunting demenziale. Nel senso che ora non solo ci sono gli oggetti da trovare come nel primo (i pezzi di puzzle, sempre simpatici anche se qui nascosti in modo più cheap), ma da un certo punto in poi comparirà una nuova ventina di oggetti, sparsi per tutto il gioco già visitato, che andranno rintracciati e che prima non c'erano. Poi questo succederà di nuovo, ma solo per cinque oggetti. E infine si dovranno di nuovo ripercorrere le stesse stanze per raccogliere oggetti che avevamo già notato ma che non potevamo raccogliere fino a quel momento.
LA MORTE.
Dulcis in fundo, il gioco prevede la solita raccolta opzionale di monetine, questa volta organizzata con un comodo raccoglitore che indica quante monete mancano, ma una volta completato il gioco non si potrà più continuare la ricerca. Ergo mi rimarrà per sempre la curiosità di sapere cosa sarebbe successo se le avessi trovate tutte (me ne mancavano due).
Sopravvivrò.
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