TrollHunter è delizioso, assai meglio di quella noia di Cloverfield ma con un approccio mockumentary e un pò primo Blair Witch e una apprezzabile componente 'road movie' (su uno dei più bei paesi del mondo paesaggisticamente parlando), cura per di dettagli (mettere pausa durante l'inquadratura del modulo di compilazione per Troll fatti fuori da soddisfazioni ) ritmo ottima computer grafica e scenari da infarto (andrei a vedermelo al cinema solo per godermi su grande schermo il Nulla che fa da cornice allo scontro finale). Se esistono 5 film 'di genere' migliori quest'anno li ho persi tutti e 5.
Sì, concordo, la componente road movie aggiunge un caldo tocco ‘confidenziale’ al tutto, rendendo l’approccio mockumentary meno asettico e più efficace. Se recepito come film trasversale a più generi (tra cui quello horror è solamente uno), è sicuramente da annoverare tra i migliori prodotti ‘weird-sperimentali’ dell’anno.
Per i miei gusti, manca principalmente di un po’ d’ironia ‘fresca’ per exploitare al massimo un’idea di base vincente ed essere completo. Trovate sopra le righe ce ne sono, per carità, ma sono servite in maniera un po’ triste e ambigua (tanto che non so dire quanto siano volontarie).
Sono interessato a Red State, ma perchè Kevin Smith l'ho sempre trovato brillante. Neanche sapevo fosse un 'horror'.
E infatti anche quello non è un horror, ma più un pulp a tutti gli effetti. Solo la prima mezz’ora circa segue un classico canovaccio slasher, poi si cambia direzione e si va dritti verso un action crudo, a sfondo sociopolitico.
Purtroppo, imboccando la via dell’horror-pulp in senso lato, Smith (che anche io per certi versi apprezzo) non suona le sue corde, restituendo un pastiche confuso di denuncia sociale terra-terra a spunto religioso, interludi gore improvvisati (e per niente personali) e scomposti (a tratti noiosi) spaccati di un’America violenta, reazionaria, solo apparentemente democratica.
Se ti piace il regista è da vedere giusto per ‘cultura personale’, altrimenti si può benissimo passare oltre IMO.