Innanzitutto grazie a Getter per aver recuperato questo topic, che
all'epoca mi sfuggi' (

), e ora dico la mia, perche' l'argomento
mi interessa.
Allora, tanto per cominciare non mi sono ancora deciso se i miei preferiti
sono gli horror spicologici, gli splatter, i rape&revenge o quant'altro.
Ma prima di continuare dobbiamo chiederci : cosa si prepone di fare un
film "horror"? Un regista, scegliendo come mezzo veicolante l'horror,
quali particolari intende sottolineare della storia che sta per raccontarci?
Se vuol farci paura o disturbarci magari il suo sara' un horror
spicologico, sottile, in cui il terrore e il raccapriccio cedono il passo ad
un'atmosfera malata e inquietante che s'insinua sottopelle, lentamente,
come succede in Session 9 o Shining o in tanti altri film.
A ben vedere, difatti, cos'era a terrorizzaci in Silent Hill? Non certo i mostri
deformi da uccidere col piccone, quanto piuttosto quei singhiozzi provenienti
dal bagno in cui poi non c'era nessuno. Magnifico esempio.
Se vuol scioccarci o farci chiudere gli occhi dallo schifo il suo sara' uno
slasher o uno splatter. Ci sono eccenti esponenti di questa categoria.
Poi ci sono i fantahorror alla Alien o La Cosa, che almeno una volta al
mese DEVO rivedere.
Insomma la scelta e' ampia ma ultimamente in me e' risorto il desiderio
sfrenato di slasher (ma il termine e' ormai obsoleto o non adatto a tutti
gli esponenti del genere).
Wrong Turn, Haute Tension, Wolf Creek, The Hills Have Eyes (remake)
sono tutti film con le palle, una rinascita vera del genere che mi ha
cresciuto negli anni '80 e che nei '90 era sparito lasciando spazio ai
miseri Scream, So cosa hai fatto e tutti gli altri beceri cloni.
E poi ci sono Dog Soldier , The Descent, Shallow Ground (che pero' non
ho ancora visto), Cabin Fever e Hostel, che senza quell'Hype ora
staremmo tutti qui a lodare.
La scena e' viva, spero si mantenga tale per piu' tempo possibile, magari
diversificandosi un po'.