Sparrow di Johnny To
Una banda di borseggiatori (capitanata da un Simon Yam in forma strepitosa) finisce invischiata nelle intricate trame di una donna misteriosa e affascinante.
Semplicemente delizioso, è un film lieve e leggiadro in cui To infonde l'amore per alcuni luoghi storici di Hong Kong mostrandoceli con sguardo appassionato e solare. Spesso così i dialoghi si diradano per lasciare la scena alle immagini accompagnate dalla delicata colonna sonora tanto che in alcuni tratti sembra di star per sfociare nel musical. E infatti da quanto ho capito se non fosse stato per problemi di budget il film nelle intenzioni di To doveva proprio essere un musical (come traspare chiaramente anche dallo splendido finale sotto la pioggia). Alla fine la storia (per quanto semplice e gradevole) non è che un pretesto, un veicolo per immagini, suoni ed emozioni che lasciano un senso di ammaliata serenità.
Who's NextBah, modesto film triadoso che parte da assunti curiosamente simili a Brothers: un padrino mafioso decide di allontanare in tenera età uno dei due figli per non invischiarlo nella vita delle triadi. Quando però verrà ferito gravemente il figlio tornerà e si scontrerà con il mondo del padre finendo invischiato nei giochi di potere per il comando della triade.
La maggior pecca del film è che non riesce mai veramente a coivolgere. La storia procede abbastanza noiosamente reggendosi sullo scontro un po' troppo stereotipato tra i due fratelli (in questo senso pessima la caratterizzazione del fratello minore che risulta inutilmente fastidioso e insopportabile) e sulla figura sopra le righe del personaggio di Jordan Chan (il villain del film che vuole assumere il comando della triade) che finisce per strafare sfociando nella macchietta e togliendo ulteriormente pathos alla vicenda.
Trascurabile.
Fatal ContactMamma mia che sorpresa! Mi aspettavo un banale film d'arti marziali, un po' ignorante, mero pretesto per mostrare le grandi doti di Wu Jing e invece a mio avviso è proprio una chicca.
Il trio di protagonisti riesce a creare un'ottima e convincente alchimia permettendo di passare con naturalezza dal registro comico a quello romantico a quello drammatico.
La caratterizzazione del personaggio di Wu Jing è davvero buona anche perché compie un'evoluzione interessante durante il film, lo stesso si può dire per il personaggio della sua bella: smorfiosa (se non proprio stronza) ma con una sua precisa e credibile filosofia
(anche se potevano risparmiarsi la scusa del trauma infantile strappalacrime)
Ovviamente c'è ampio spazio per le evoluzioni di Wu Jing che da prova di tutta la sua maestria, quindi anche l'occhio dell'appassionato di arti marziali viene ampiamente appagato.
E a coronare il tutto c'è una splendida brusca virata nel finale che lascia di sasso.
Notevole e piacevolissima sorpresa.