getter, io mi aspetto a fine festival una classifica dei dieci miglior film dell'evento così da poter effettuare dei sicuri acquisti.
Ti posso già dire che sono disponibili sia
Adrift in Tokyo che
Funuke, purtroppo però senza sub. A questo punto o bisogna attendere qualche versione di HK (più probabile comunque per il secondo) oppure buttarsi direttamente sul download selvaggio se si trovano i sottotitoli.
Sto devastato! La cena yakuza annuale è stata epica con tanto di vera torta n° 200 (olè!) e una volta ritornati a teatro per l'ultimo spettacolo, in preda ai fumi dell'alcol abbiamo monopolizzato l'attenzione del pubblico con la coreografia del balletto dell'anime
The Melancholy of Haruhi Suzumiya danzata da un utente diventato idolo della cricca di AF. Presto online il montaggio con la canzone in sottofondo.
The Wonder YearsCoreano carino che racconta con toni delicati il difficile momento attraversato da un'adolescente, povera e orfana di padre, il quale diventa il muto protagonista di due ammirevoli intervalli. Film piccolo e semplice, si guadagna agevolmente la sufficienza.
ResikloA parte il budget qualcuno mi spieghi la differenza tra questo filippino e il Bay di
Transformers. Vabbè, sarà pure brutto e straderivativo ma il punto è che in Italia ste robe con i robottoni ce le sognamo.
The Glorious Team BatistaEnnesima ottima pellicola giapponese del festival, seppur dallo stampo televisivo, gestita con puntiglio e con interventi sonori azzeccatissimi. Non tragga in inganno l'ultima parte con la scoperta del colpevole, peraltro fin lì impossibile da scovare, il film non vuole essere un vero e proprio thriller ospedaliero. Certo che il modo in cui viene svelano il twist è favoloso. Grande prova d'attori e Hiroshi Abe mito come al solito.
Zombie Kampung Pisang'na merda! Perdipiù è una pellicola troppo legata a eventi a noi poco conosciuti, e questa mancanza di background pesa.
Ultimo appunto sulla serata del giorno di lunedì. Ho abbandonato per evidente stanchezza (a malapena 11 ore di sonno in quattro giorni), ma se avessi saputo che nel pink eiga di mezzanotte c'era Maria Ozawa col cacchio che avrei mollato! Però Mark Schilling, il noto critico che cura la selezione giappa del festival, ci ha promesso che il prossimo anno farà di tutto per portarcela. O al massimo la sostituirà con un'altra. Quest'anno avrebbe invece voluto portare Hiromi Nagasaku (già protagonista magnifica in
Su-ki-da) ma anche lei era straoccupatissima. Piango...
Inoltre a causa della mini rassegna dedicata a Miki Satoshi ha dovuto lasciare fuori l'incredibile
Into the Faraway Sky. Ecco, naked, se ti va ordina immediatamente il dvd giappo di questo.
Qui una recensione di cui condivido ogni singola riga scritta dall'amico Martin. Anche se ha sballato il sottotitolo di
Always.