Mi hai letto nel pensiero. Letteralmente. Ne parlavo in chat con Darkside la settimana scorsa. I giochi di guerra sono una farsa, una successione di eventi slegati senza un contesto.
Se parli da un punto di vista prettamente ludico, il consiglio è quello di giocare Operation Flashpoint: Il free-roaming (ma anche free-flyng, free-driving, free-shooting) applicato alla guerra campale.
Quello che GTA fa in città, OF lo fa sul campo di battaglia.
Se parli da un punto di vista narrativo/semantico/storico, non posso che darti ragione e sospirare in tua compagnia. Aggiungendo queste considerazioni a quelle che avevo scritto in una lettera su VG 02 e in un mega-articolazzo che ho in programma da un pò di tempo.
Il contesto è dato dalla storia, ma la storia (lo dice pure una delle citazioni del gioco) non racconta la guerra, ma solo una sequenza cronologica di avvenimenti. E' questa la guerra? Manca il dolore, il vero senso della morte, il cameratismo tra compagni, la vita di trincea quella vera. Insomma... la guerra è qualcosa di più di piombo e cadaveri. Credevo di giocare alla guerra e mi sono accorto che invece era un action game come tanti. E' più guerra il racconto di mio nonno.
Quoto con amarezza (credo che il mio articolo ti piacerà)
La letteratura da un pò (da Ungaretti in avanti) è abituata a trasmettere l'autenticità dell'esperienza bellica.
I film hanno dimostrato la loro adeguatezza allo stesso scopo (esempi soliti: Sottile Linea Rossa, Black Hawk Down, Platoon).
I videogiochi non l'hanno ancora fatto. Gli unici VG atti a stimolare riflessoni su vicende simili (MGS, al solito) sono comunque avulsi da un contesto bellico vero e proprio.
Avevo affrontato la vicenda in modo provocatorio sul forum di Ring, una volta, parlando di come io dirigerei un gioco di guerra.
Ma sono solo borbottii da forum, ovviamente.
Il producer della serie MoH ti dice che intende avvicinare sempre più l'esperienza cinematografica a quella ludica. Poi ti mette in mano il solito smaltatutto 3d dove per questioni etiche non puoi uccidere le scimmie. I giapponesi hanno i danni localizzati e un centinaio di animazioni diverse per defungere, ma nossignore, le simmie non si toccano.