Ho letto
Twilight, di
Stephenie Meyer.
Bah. Come per
Titanic, si tratta di un successo spiegabile solo con gli ormoni femminili e la loro influenza sulla mente. Non è orrendo, ma proprio per questo libri come
Twilight mi fanno incazzare: hanno del potenziale che potrebbe essere sfruttato molto meglio, anche se nel caso specifico potrebbe essere sfruttato meglio da un altro autore.
Il libro qualche momento gradevole ce l'ha anche, qualche briciola di bella prosa c'è, qualche risatina leggera la strappa. Ma ci sono dei validi motivi se è stato oggetto di parodie di ogni tipo.
Gamberetta ha detto quasi tutto quello che c'era da dire in merito, pregi compresi. In effetti il problema maggiore di
Twilight è che davvero non succede nulla per cui valga la pena di trattenere il fiato, perciò la Meyer ha dovuto inventarsi qualche conflitto nel finale; peccato che sia ancor più ridicolo del resto.
Immaginate: quando viene un temporale, la famiglia di vampiri cosa fa? Va a giocare a
baseball. E già qui dici "Gesù". Poi, essendo i vampiri fortissimi, velocissimi ecc, aspettano il temporale perché tirano la palla talmente forte che
il rumore della battuta sulla mazza riecheggia tra le montagne come un tuono. Peccato che le mazze non dovrebbero essere indistruttibili come i vampiri... Ma comunque, ovviamente incontrano altri vampiri mentre Bella è presente, uno di questi è un "segugio", e quindi il suo unico scopo nella vita diventa papparsi Bella per sfanculare Edward.
I personaggi sono così ostinati nella loro caratterizzazione da diventare presto prevedibili e ridicoli. Se davvero le ragazzine si sono identificate in Bella, la loro autostima è più scarsa di quanto si possa pensare: Bella infatti è una frana vivente, inciampa dappertutto, è fragile, pessimista, depressa, guida un furgoncino scassatissimo, cosicché dopo un po' ogni sua azione che possa mettere in luce uno dei suoi difetti viene accompagnata da un "of course", che diventa presto irritante. Peccato che:
1) Bella è talmente una frana insignificante, che al suo arrivo un numero assurdo di ragazzi della nuova scuola comincia a baccagliarsela come se fino al giorno prima non ci fosse stata figa in abbondanza. La cosa più ridicola è quando poi il corteggiatore più insistente la invita a uscire: a quel punto Bella gli fa notare che la sua amica gli sta già andando dietro da un po', e quindi il tipo che fa? Giustamente se ne fotte di Bella ed esce con l'amica, progredendo al primo bacio entro il secondo appuntamento. Wow, pensare che fino a quel momento la seguiva ovunque e le portava i libri e cose così.
2) Quando Bella, nella parte finale, si ritrova in fuga, corre come il demonio ma
misteriosamente non inciampa nemmeno una volta.
Edward invece è talmente bloccato nel suo ruolo di bel tenebroso ammantato di mistero, che ogni suo dialogo con Bella si svolge tramite frasi che non dicono nulla e alla fine sono così tortuose e forzatamente "misteriose" che il personaggio sembra ritardato. Direi anche che si contraddice, ma è talmente difficile stargli dietro che non posso esserne sicuro. E poi c'è il fatto che boh, lui che è perfetto si innamora per la vita (?) della ragazza più imbranata dell'universo (ma dotata di una lingua molto affilata), quando da nessuna parte è spiegato perché mai lui sia attratto sentimentalmente da lei. Cioè, ho capito che siamo nel Paese degli Stereotipi, il fulgido cavaliere e la bella (?) dama fragile e indifesa, ma lei non fa proprio
un cazzo per farlo innamorare e lui non ha nessuna valida ragione per innamorarsi proprio di lei. Ad un certo punto decide di dirle che le starà vicino per sempre e che la ama, ma perché? Boh, Edward è un mistero anche per sé stesso.
La scena in cui Edward salva Bella da uno stupro è fantasticamente inverosimile. Lei viene attratta in un vicolo cieco e deserto da non uno, ma
quattro tizi. Ora, quando Edward accorre al salvataggio, commenta che se ci fossero riusciti Bella avrebbe "innalzato il tasso criminale della città del 100% per i successivi dieci anni", o un'esagerazione del genere (non ricordo le parole esatte). Ora, possibile che la città sia così sfigata che
quattro potenziali stupratori, fino all'arrivo di Bella, non avessero a disposizione nessun'altra ragazza da aggredire? Bella dovrebbe dunque logicamente essere LA_gnocca
par excellence... solo che non lo è. Eppure diventa l'attrazione di tutti i maschi che incrocia. Boh.
E poi è terribile il fatto che la Meyer, per allungare il brodo, non solo si sia inventata quell'assurda situazione finale (assurda soprattutto per la premessa della partita di baseball), ma abbia anche inserito una marea di dettagli inutilmente minuziosi. Salgo sul furgone, giro la chiave, accendo i fari, premo l'acceleratore. Mangio i cereali, metto nel lavandino la tazza e il cucchiaio, li lavo. Accendo il computer, ma sono in dial-up, quindi tempo che si connetta riesco a mangiarmi i cereali. Poi quando si connette si aprono decine di pop-up, e li chiudo tutti uno per uno. Poi avvio il motore di ricerca, e intanto ho tempo di fare altre cose mentre cerca la pagina. Poi quando apro la pagina si aprono altri venti pop-up, e li richiudo tutti uno per uno. E così via. Dettagli sulla cena, sulla cucina, sul lavaggio dei denti, sulla doccia, sui video mostrati dai professori, sulla sala da ballo. Infinite ripetizioni di quanto è figo Edward, di quant'è inebriante il suo alito (what?), di come è perfetto, ventimila paragoni sempre e solo con la statua di Adone, come se Bella non avesse mai visto un film con Brad Pitt o non ascoltasse musica di qualche boy-band di presunti fighi. E poi glissa sui dettagli delle situazioni non ordinarie, perché non è in grado di descriverli, ovviamente.
Insomma, è evidente che
Twilight è stato scritto da una pantofolaia che non esce mai di casa e l'unica ricerca che ha fatto per il libro dev'essere stata scrivere "vampires" in Google e prendere le informazioni dei primi tre siti che ha trovato. Poi le ha unite alla storia dello "knight in shining armor", però facendola partire dall'incontro tra il cavaliere e la principessa invece di mettere l'incontro alla fine della storia, come dovrebbe logicamente succedere. Qualche spunto buono c'è pure, come ho detto: i racconti sulle vite passate dei vampiri, per esempio, riescono ad affascinare; però durano pochissimo. Il resto della storia sono dialoghi sconclusionati e eventi pretestuosi, troppo ammantati di quotidianità per poter coinvolgere: basta confrontare con Harry Potter, dove la vita quotidiana presenta sempre qualcosa di straordinario e se non lo presenta l'autrice
non la descrive, per capire perché HP è interessante e
Twilight, arrivato alla rivelazione che Bella ha scoperto la vera natura di Edward, smette di esserlo e si trascina per tutta la seconda metà del libro.