Per un qualche miracolo, nei negozi dove sono andato nella mia vita i commessi sapevano di cosa stavano parlando. Anzi, a volte, chiedendo informazioni sulle date di uscita, le traduzioni e roba varia probabilmente ho fatto anche la figura dell'arrogante perché dentro di me ero convinto che non dovevo essere troppo specifico nei titoli dei giochi o nelle richieste perché forse il commesso non avrebbe capito di che parlavo.
Come quando volevo sapere quando arrivava Majora's Mask, allora ho chiesto "Il nuovo Zelda quando arriva?" e lui "Majora's Mask? L'abbiamo finito, arriva di nuovo la prossima settimana".
Di menate ne ho sentite dire molte dai clienti, però. Come due ragazzini che stavano guardando i giochi PSOne, uno prende FFIX e fa all'altro "Questo com'è?" e l'altro: "Ma no, figurati se ti piace, è come Pokémon, esplori, poi schiacci il tasto e viene su il comando d'attacco..." e l'altro rimette sullo scaffale il gioco con una faccia schifata e un gesto della mano come per dire "campa cavallo".