C'è bisogno di qualsiasi Part finché avranno idee per sviluppi netti come dalla I alla II.
Appunti di viaggio da Part I:
-Il nuovo aspetto dei comprimari a volte mi lascia interdetto, perché eliminare la bellezza femminile non so quanto sia un atto di caratterizzazione più consapevole e quanto un atto politico tipo basta donne oggetto nell'entertainment o ancora un modo per avvicinare l'utenza femminile che sarebbe scoraggiata da modelli troppo invidiabili (?). Ne avevo già parlato, sono anni che nei giochi Sony non figurano più giovani donne sexy (God of War, Tsushima, Spider-man, Forbidden West, Days Gone, Uncharted Lost Legacy, Part II...), sono troppi giochi per essere solo una coincidenza o una decisione del singolo chara design. Tuttavia, questo aspetto catalizza il mio interesse in quanto unico elemento davvero remake, nel senso di reinterpretare l'originale, anche con diversi "attori".
-L'ultimo avversario di una wave di umani, una volta colpito, si arrende e chiede pietà come in Part II. Lo trovo fuori luogo, perché crea momenti in cui Joel diventa boia invece che superstite. In Part II aveva senso perché era una storia di vendetta cieca, ed era allineato col personaggio di Ellie ventenne. Qui mette Joel in una situazione di parossismo che il suo personaggio raggiunge solo a fine gioco.
-La quantità inaudita di dettaglio ambientale aggiunta da questo remake modifica tempi e mood dell'esplorazione, specialmente durante lo scavenging delle case vuote. Nell'originale, a tratti diventava un'operazione meccanica, un po' noiosa. Qui il dettaglio con cui è ricostruito ogni singolo metro quadro scatena la narrazione ambientale. "Ah, quindi questa era la cucina, ah lì c'è il forno, oh guarda quella è la pila di cartoni per le pizze da asporto, poi quello era l'ingresso pedonale e quest'altro dal parcheggio...". Molti di questi dettagli erano presenti nell'originale, ma non ci si faceva caso in quanto più spartani e/o meno leggibili, altri sono nuovi. Stesso discorso vale per la leggibilità della mappa 3D. Ora più che mai è chiaro discernere sulla distanza da dove si viene e dove si è destinati e aggiunge senso di coesione a uno sviluppo altrimenti troppo lineare e spezzettato rispetto ai giochi d'oggi (o anche solo a Part II).
Tutto questo dettaglio aggiunto determina anche un'esplorazione più lenta e spontaneamente attenta. Io dopo due ore non ero ancora arrivato a Robert.
-La grafica è troppo bella. Artisticamente, non è TLOU Remake, è Uncharted 5.
Ogni singolo luogo è magnifico. Assolutamente magnifico. Il boschetto prima di arrivare alla parte di città dove vive Billy sembra uscito da un gioco fantasy. Ma in qualsiasi angolo di città fin qui si respira un'aria di fiaba, tra luci calde e morbide, vegetazione rigogliosa, fiori e raffinati elementi architettonici.
E' una goduria continua, ma stride fortemente con lo scenario drammatico-apocalittico che vorrebbe rappresentare. A un certo punto, nel viale con le barricate di Billy, Ellie chiede a Joel come definirebbe quel luogo. Mentre faccio indigestione di dettagli, sento Joel che replica laconico: "Empty".