Autore Topic: Lingua e inclusività. Parliamonə  (Letto 51886 volte)

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Offline Xibal

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #390 il: 29 Lug 2022, 16:04 »
Il problema è l'assunto di fondo che traspare dall'articolo stesso, ovvero la convinzione che la superiorità morale sia scontata

Non è che ci voglia molto per raggiungere la superiorità morale in un determinato gruppo,
Ma se la dai per assodata anche quando dietro non ci sia alcun percorso, alcun dubbio che porti a darsi una risposta, quando non sia maturata, ma acquisita preconfezionata dalla via di resistenza uguale e contraria, allora fingere tale percorso per avere un vantaggio comunicativo è solo una questione di convenienza politica, non di genuina apertura al dialogo affinchè la "moralità" si diffonda e la gente "cresca"...
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Offline Ivan F.

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #391 il: 29 Lug 2022, 16:15 »


Io ancora sto ridendo per questa, comunque, eh.
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Offline Xibal

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #392 il: 29 Lug 2022, 16:44 »
Appunto, quando il problema è l'italiano di base, meglio non toccare nulla, per non fare ulteriori danni :-*
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Offline Gaissel

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #393 il: 29 Lug 2022, 17:08 »
Nessuno imporrà a chicchessia di usare asterischi o scevà, quindi farebbe molto bene alla discussione evitare di continuare a tirarli in ballo :)

Questo è falso, come ho dimostrato sopra.

Le aziende possono chiedere di adattare il linguaggio, e questo si ripercuote su chi lavora con la lingua.
Uffici stampa, copywriter, giornalisti, traduttori e molto altro.

Comunicazione non è solo due persone al bar.
"Nella vita e nelle abitudini personali".

Lavoro è altra cosa, e mi sembra più che giusto che le aziende prendano decisioni del genere, commissionando di conseguenza. Se non piace, non si accetta la commissione.
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Offline Wis

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #394 il: 29 Lug 2022, 21:07 »
Appunto, quando il problema è l'italiano di base, meglio non toccare nulla, per non fare ulteriori danni :-*
Perdonami, ma onestamente fatico a dare un senso a quello che hai detto.
È completamente comprensibile ma continuo a non capacitarmi.
Quindi assodato il fatto abbastanza banale che in Italia tutti i cognomi sono giocoforza ereditati da maschietti, questo come invaliderebbe la questione?
Perché non credo che attualmente in Italia il problema sia l'onomastica in senso stretto. ^^U
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Offline Wis

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Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #395 il: 29 Lug 2022, 21:07 »
Appunto, quando il problema è l'italiano di base, meglio non toccare nulla, per non fare ulteriori danni :-*
Perdonami, ma onestamente fatico a dare un senso a quello che hai detto.
È completamente comprensibile ma continuo a non capacitarmi.
Quindi assodato il fatto abbastanza banale che in Italia tutti i cognomi sono giocoforza ereditati da maschietti, questo come invaliderebbe questa modifica?
Perché non credo che attualmente in Italia la questione si stia concentrando sull'onomastica in senso stretto. ^^U
« Ultima modifica: 29 Lug 2022, 21:09 da Wis »
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Offline Xibal

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #396 il: 29 Lug 2022, 21:25 »
Appunto, quando il problema è l'italiano di base, meglio non toccare nulla, per non fare ulteriori danni :-*
Perdonami, ma onestamente fatico a dare un senso a quello che hai detto.
È completamente comprensibile ma continuo a non capacitarmi.
Quindi assodato il fatto abbastanza banale che in Italia tutti i cognomi sono giocoforza ereditati da maschietti, questo come invaliderebbe questa modifica?
Non ho detto che invalidi la modifica, ho detto che fa ridere che qualcuno l'abbia celebrata come una vittoria sul patriarcato, quando, appunto, il cognome della madre non è della madre, non nasce con lei, e dunque non rappresenta una vittoria del genere femminile sull'imperante e ingiusto mondo maschilista, perchè un figlio con entrambi i cognomi è un figlio con i cognomi di due linee maschili.
Il problema non è la modifica in sè, che si limita a rimuovere un automatismo burocratico, dando ai genitori la facoltà di scegliere come meglio credano, ma il modo, al solito impulsivo e decerebrato, con cui si sia corsi ad ideologizzarne i presupposti e i risultati, spacciandolo per un favore alle donne ed al progressismo illuminato, quando in realtà lo stai facendo al nonno materno, che con la figlia femmina avrebbe visto "estinguersi" il proprio cognome.
E questo modo di lanciarsi in invettive o trionfalismi a testa bassa, ma senza testa, è quasi un marchio di fabbrica di certi attivismi...
« Ultima modifica: 29 Lug 2022, 21:42 da Xibal »
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Offline Wis

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #397 il: 29 Lug 2022, 22:04 »
Non vedo come non possa essere visto come un passo per allontanarsi dal patriarcato, Xibal.
Il punto non è che le linee sono entrambi maschili (ma chissene!) ma che ora si potrà scegliere quale nome dei due genitori ereditare.
Ripeto, non devo andare a studiare l'araldica e l'onomastica del mio cognome per definirla come una vittoria, non è assolutamente quello il senso...
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Online Cryu

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #398 il: 29 Lug 2022, 22:30 »
Non vedo come non possa essere visto come un passo per allontanarsi dal patriarcato
Il punto è che io ci vedo solo quello e poca lungimiranza pratica. Scomodi doppi cognomi (pensate a tutte le volte che dovete dire, scrivere, ripetere come vi chiamate), indirizzi (mail e non) interminabili, seconde e terze generazioni con combinazioni random di cognomi precedenti. In famiglia tutti con binomi di cognomi diversi. Ho sempre la sensazione che nel voler superare ingiustizie passate, non si considerino gli aspetti pragmatici e anche i motivi per cui si è fatto così per secoli, che magari erano arbitrari e ingiusti, ma la causa e l'obiettivo non erano necessariamente odiare le donne.

Un po' come le famiglie. Non c'è mai stata tanta libertà nel come e quando formarsene una. E non sono mai durate poco come oggi. A un certo punto bisognerà anche domandarsi perché per millenni ci si è regolati in un certo modo, cercando di superarne le storture ma conservandone i principi universali.
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Offline Andrea_23

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #399 il: 29 Lug 2022, 22:42 »
Beh da qualche parte bisognerà iniziare, per cambiare.

Finché non ci si prova, difficile capire quale sia il punto di equilibrio.

E proprio sulla stabilità del nucleo famigliare, il doppio cognome potrebbe aiutare: se i genitori non quagliano, ci penserà il giudice.
Ma arrivare a quel punto la direbbe davvero lunga.

Infine, forse non tutti sanno che si può anche decidere di mantenerne solo uno, a piacere.

Piena libertà, ma di comune accordo.
Brillante.
« Ultima modifica: 29 Lug 2022, 22:45 da Andrea_23 »
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Offline DRZ

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #400 il: 29 Lug 2022, 23:17 »
Ma se la dai per assodata anche quando dietro non ci sia alcun percorso, alcun dubbio che porti a darsi una risposta, quando non sia maturata, ma acquisita preconfezionata dalla via di resistenza uguale e contraria, allora fingere tale percorso per avere un vantaggio comunicativo è solo una questione di convenienza politica, non di genuina apertura al dialogo affinchè la "moralità" si diffonda e la gente "cresca"...

Ma che il percorso non ci sia l'hai deciso tu, non è un fatto reale.





Offline Gold_E

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #401 il: 29 Lug 2022, 23:21 »
Ma infatti, tutte ste chiacchiere come se il doppio cognome fosse obbligatorio. Se ne può tranquillamente mettere uno e può essere scelto. Come tutte le conquiste "sociali", il bello sta proprio nella possibilità di scelta. Non toglie niente a nessuno, aggiunge qualcosa. Non è una vittoria di nessuno, è solo buon senso, che prima non c'era perché viviamo in una società maschilista.
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Offline Andrea_23

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #402 il: 29 Lug 2022, 23:31 »
Ma infatti, tutte ste chiacchiere come se il doppio cognome fosse obbligatorio. Se ne può tranquillamente mettere uno e può essere scelto. Come tutte le conquiste "sociali", il bello sta proprio nella possibilità di scelta. Non toglie niente a nessuno, aggiunge qualcosa. Non è una vittoria di nessuno, è solo buon senso, che prima non c'era perché viviamo in una società maschilista.
Chiosa: il doppio È obbligatorio, per legge.
Se i genitori lo vogliono, possono però decidere di assegnarne solo uno.
Devono essere d'accordo e dichiararlo in via ufficiale. Bisogna anche deciderne l'ordine.

Non si preclude alcuna via, ma è posta un'evidente priorità.

https://amp24.ilsole24ore.com/pagina/AEwMPlgB
« Ultima modifica: 29 Lug 2022, 23:35 da Andrea_23 »
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Offline Xibal

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #403 il: 30 Lug 2022, 04:13 »
Ma se la dai per assodata anche quando dietro non ci sia alcun percorso, alcun dubbio che porti a darsi una risposta, quando non sia maturata, ma acquisita preconfezionata dalla via di resistenza uguale e contraria, allora fingere tale percorso per avere un vantaggio comunicativo è solo una questione di convenienza politica, non di genuina apertura al dialogo affinchè la "moralità" si diffonda e la gente "cresca"...

Ma che il percorso non ci sia l'hai deciso tu, non è un fatto reale.
No, lo ha deciso l'articolo, che consiglia di ricorrere ad un tipo di comunicazione che dovrebbe essere automatica, se fondata sull'esperienza reale.
Ma siccome la base di partenza è la superiore moralità di chi sposi una autocertificazione di identità piuttosto che un'altra, allora il dubbio che si stia facendo bene o male non può sussistere, e va creato come tecnica di comunicazione.
Se così non fosse, suggerito tra le righe, la necessità dell'articolo non sussisterebbe nemmeno, invece sussiste il problema di cui parla, perchè ammette che molti, di sicuro non tutti, i suoi attori, siano degli stronzi con la verità in tasca, ma degli stronzi buoni eh, perchè sono gli altri ad essere, e sentirsi quando ci interagiscono, da cui le interminabili domande a cui dover faticosamente rispondere, inferiori...
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Offline Xibal

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Re: Lingua e inclusività. Parliamonə
« Risposta #404 il: 30 Lug 2022, 04:22 »
Non vedo come non possa essere visto come un passo per allontanarsi dal patriarcato, Xibal.
Perchè con la nuova norma ottieni, comunque tu scelga, il cognome di un padre (patriarcato, patronimico...), essendo "Cognome della madre" una espressione del tutto illusoria.
Sarebbe come considerare il bipolarismo partitico come una vittoria della democrazia, perchè comunque tu voti, sempre uno dei due sei costretto a scegliere😁
TFP Link :: https://youtu.be/aaIAoFMyk5I
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