Game of the Year
1. God of War
Perché mi ha dato grandi soddisfazioni da un punto di vista ludico, di gameplay e di battle system (originale, divertente, solido.
Non ai livelli dei top action giapponesi naturalmente ma, insieme a pochissimi altri titoli fra cui Marvel's Spiderman, una delle poche dimostrazioni che anche gli sviluppatori occidentali sono in grado di proporre dei combat system di un certo livello e quindi colmare un attimino quel gap infinito e forse insanabile), cosa rara per un AAA.
Non posso non premiare il lavorone immenso svolto per rinnovare e reinventare (soprattutto strutturalmente) una saga che nelle sue numerose precedenti iterazioni aveva ormai detto tutto, e proiettarla in una nuova mitologia e universo che sin da subito promette faville.
Fuori paremetro (e qui inaspettatamente dato il trend in calando della vecchia trilogia di Gow) anche trama, narrazione e caratterizzazione dei pochi personaggi coinvolti, con una scelta fortemente autoriale dell'unico piano sequenza che dona ulteriore immersività e carattere al titolo.
2. Celeste
Un titolo incredibile, a mani basse un nuovo step avanti per i platform 2D.
Estremamente a focus su troppi aspetti (perfezione dei controlli intuitivi, profondità di meccaniche tra cui scalata e abilità legate al movimento e al dash rideclinate in varie modalità, formalizzazione definitiva tale per cui ogni singolo collectible rappresenta una sfida opzionale ma ardua, mai banale, e che richiede impegno in pianificazione, ragionamento ed elaberazione ed infine esecuzione), è sconvolgente anche la qualità del level design.
È quanto di più vicino alla perfezione del genere sia possibile trovare, dalla copiosità dei contenuti extra ai retry rapidissimi che non faranno pesare neanche una sola delle innumerevoli morti che vi tempreranno nella via per la scalata.
Trama di per sè semplicissima ma narrazione delicata, brillante, che mai sottrae spazio alla giocabilità (al contrario, alcuni momenti narrativi hanno anche della ciccia di gameplay).
Inoltre è un platform 2D sandox.
Precisissino si, ma in determinate situazioni potrete ottenere collectibles o raggiungere determinati luoghi in modi diversi, c'è del genio e del talento in chi ha sviluppato questo titolo.
3. Monster Hunter World
Si, c'è riuscito a farmi entrare nel tunnel!
Da neofita della serie è stato bellissimo scoprire/amare/ammirare ogni singolo modello dei mostri presenti: sono pazzeschi.
Pazzeschi nei dettagli della pelle/scaglie/corazze, in come sono animati, in come si muovono e interagiscono col mondo di gioco, col giocatore, con gli altri mostri.
Si potrebbe dire che è un gioco ''ripetitivo'' ma in realtà ha dei meriti troppo grossi per non venir premiato:
1) si viene gettati in un micro-cosmo di interazioni sandbox in cui di scriptato c'è ben poco, può succedere di tutto in quelle mappe. E parte delle emozioni che mi ha regalato è dovuto a quello.
2) Il core-gameplay lo han centrato in pieno.
Per intenderci, il battle system è fenomenale e varia al variare di ognuna delle 14 tipologie di armi disponibili, ognuna è estremamente diversa dalle altre e ogni scelta può avere un suo sviluppo. Anche perché
3) Il gioco ti propone costantemente degli obiettivi di vario tipo per spingerti a investirci tonnellate di ore.
Che sia lo sblocco di nuove missioni o feature, che sia la trama, che sia la possibilità di forgiare set differenti di armi/armature/build.
E il minimo comun denominatore di ogni obiettivo è sempre lui: la caccia.
Si caccia per potenziarsi e ci si potenzia per poter cacciare nuovi mostri.
Ma anche per migliorare il proprio equip ed ottimizzare la build e le skill attive e passive, è una corsa appassionante a divenir più efficienti, esperti e... capaci.
Il punto è, però, che la caccia è sempre divertente, è sempre diversa, è sempre emozionante, è sempre fonte di grandi soddisfazioni.
My 2018
1. Hollow Knight
Non ho davverro parole per descrivere questo titolo leggendario.
Di cosa dovrei parlare? Dalla quantità spropositata di boss unici e tipologie nemiche sempre nuove e stuzzicanti?
Della cura riposte nelle loro animazioni?
Dell'art style imcredibile e dell'atmosfera malinconica, triste, sospesa ma sempre tangibile ed impattante nell'animo del giocatore?
Pemsavo di trovarmi di fronto solo un ottimo metroidvania.
E invece mi son ritrovato un eccellente action game (inizialmente può non sembrare ma con un pò di personalizzazione delle opzioni offensive e difensive e di mobilità e approfondendo le arene, i boss e così via escon fuori tutte le qualità del combat, un combat davvero particolare che inizialmente sembra non essere eccezionale data l'assenza di un combo system classico), un eccellente platform (precisissimo e con sezioni appositamente dedicate alle sfide platformiche) ed un'eccezionale metroidvania (con una mappa globale interconnessa perfettamente, con stile e personalità).
Il gioco, tramite anche le eccellenti aggiunte free dei Dlc, tra l'altro vi dà letteralmente ulteriori strumenti per approfondirlo e studiarlo quasi in maniera accamedica: come se i contenuti non fossero già copiosissimi, nel postgame c'è letteralmente la possibilità di dedicarsi al solo studio e svisceramento dei boss, alla sperimentazione totale e soddisfacente delle build (grazie alle quali potrete variare radicalmente lo stile di gioco e plasmarlo a piacimento), o al classico svisceramento di ogni upgrade/segreto lungo le location.
2. Yakuza 0
Assolutamente in corso, ovviamente entro la fine delle votazioni lo avrò concluso ed in base al gradimento potrò riconfermare o variare la posizione in classifica.
È qui solo sulla fiducia basata su 4 ore di gioco in cui riesce magnificamente a calarti in una trama che fin da subito è interessantissima.
Stilisticamente inconfondibile, cutscenes di alto livello e personaggi over the top, conditi da un combat che si preannuncia interessante e divertentissimo.
3. Thumper
Quando si parlava di violenza ritmica faticavo a capire come ciò si potesse tradurre pad alla mano.
Giocandolo ho capito: violenza degli impatti, bordate ad ogni curva, 'sinestesia', flash ed esplosioni di colore.
Eppure... anche il gameplay è presente all'appello: introduce gradualmente una serie di regole e meccaniche (non tantissime ma varie il giusto) e le torchia, di volta in volta, il più possibile prima di presentarne di nuove.
Ma se è vero che si può giocare 'per sopravvivere' e arrivare al prossimo checkpoint, è anche vero che c'è tutta una profondità legata ai punteggi e allo sfruttemento 'stylish' di curve eseguite perfettente o anelli da prendere in volo del tutto opzionali in ottica di sopravvivenza ma fondamentali per far schizzare alle stelle i punti racimolati.
Per cui é un titolo corposo, poderoso, che ti prende a schiaffi ma ha tutte le qualità e le carte in regola per meritare un approfondimento, uno svisceramento totale.
Notevolissima sia come esperienza che come gioco.
Miglior comparto video
> Red Dead Redemption 2
Nettamente, considerando ciò che muove, con un mondo di gioco che presenta una cura per il dettaglio fuori di testa.
Miglior comparto audio
> Red Dead Redemption 2
Notevolissima sia la OST di Celeste che di Hollow Knight.
Però non posso non votare questa OST, fucina di pezzi letteralmente da brivido.
Miglior storia/narrazione
> Red Dead Redemption 2
Merito di Arthur, merito del capitolo 6, merito del fatto che nonostante qualche inciampo di troppo sulla trama (che presenta anche momenti filler e non sempre all'altezza) è riuscito ad emozionarmi non solo con le sue vicende primarie, ma più efficacemente con i momenti più autentici, di vita vissuta.
Con gli stessi Npc che contribuiscono attivamente ad un'immersività incredibile in un mondo e contesto semplicemente realizzati con cura e maestria.
In definitiva, non è la trama a vincere qui ma la narrazione.
Miglior personaggio
> Arthur Morgan
Immenso, poco da dire a riguardo
Miglior Indie
> Celeste
Già ampiamente commentato sopra
Sorpresa dell’anno
> Celeste
Perchè non mi sarei aspettato fosse così formalmente perfetto nel suo genere.
E aggiungo che narrativamente ho davvero apprezzato cosa han voluto fare e la storia che han voluto raccontare