Ora scrivo una sciocchezzina, ma abbiate pazienza...
Come magari avrà notato qualcuno che legge i miei post, se esiste, la mia tolleranza alla narrazione nei videogiochi si è gravemente assottigliata negli anni.
Sarà che gioco da N mila anni, sarà che ho visto molto, sarà che il settore non è esattamente pieno di Davids Fosters Wallaces o Banane Yoshimote, ma quando l'altro giorno ho cominciato Beacon Pines e c'era l'omino a frignare davanti a una tomba volevo veramente strappare i cavi della console e mangiarli.
Poi l'altra sera avevo otto minuti prima di cena e ho fatto partire questo gioco. E c'è un campo lungo, e poi mi sembra un piano americano, e poi un personaggio (siamo ai massimi storici di "Occhio allo spoiler" qui!) che si prova degli abiti in un bazaar. E ci sono alcuni lunghi silenzi, e due che parlottano di niente, e molte espressioni del volto, e via dicendo...
E sono rimasto lì a guardarmi la scena, con grande piacere.
Che piccolo senso di meraviglia...
Ora, io capisco i livelli produttivi elevati e tutto il resto, che ovviamente fanno la differenza. Ma non è solo quello. È che il 90% dei giochi non ha niente da dire, o comunque non sa dirlo, eppure continuano a rimpinzarci di trame, dialoghi, descrizioni, commedie e drammi che sfigurerebbero su un social. E quindi mi sento di aver anche un po' di ragione io, ad averci la tolleranza strizzata.
Ok, ho detto la mia sciocchezzina di fine settimana.
Grazie di non aver letto.