La sabbia del mattino infuocato dal sole spazza il parabrezza già incrinato del mio mezzo,tra il cigolio delle lamiere ed il fragore del vento,l'apparizione del camion che ora mi sbarra la strada è avvenuta in una sorta di silenzio assordante.Resto fermo un secondo interdetto,ma presto inizio a fare retromarcia mentre i soldati appena scesi cominciano a crivellare il mio furgoncino di raffiche e la mia visuale periferica si tinge di rosso sangue.Mi hanno ormai colpito.
Un secondo ancora di blocco mentale,ma poi parto deciso col motore che romba verso i tizi armati che hanno avuto la cattiva idea di venirmi incontro a piedi.Prendo ancora un proiettile (di striscio che altrimenti sarei morto) e lo schermo è ora un misto di rosso sangue e particellari giallo ocra di sabbia vorticante.
Intravedo appena le sagome dei malcapitati,ma sento forte il botto e ne vedo due volare letteralmente via.
Non vedo quasi niente ma scendo di corsa dal mezzo,tiro fuori il fucile a pompa e sparo ad un soldato ancora in piedi:devastandolo.
Faccio una corsa dietro il mio mezzo per evitare i loro colpi.I due combattenti rimasti non fanno nemmeno in tempo a girarsi del tutto che sono già accanto a loro col fucile ricaricato.PUM PUM!
Entrambi a terra in un mare di sangue.
Mi inginocchio,preparo e mi innetto un medikit.
Sono vivo.
Intanto ricomincio a sentire qualcosa,il vento è calato,il sole fa di nuovo capolino,si respira