Spettate... Io ho giocato solo DeS per cui su DaS non metto bocca, ma se in DaS non hanno fixato il 200% delle cose di DeS, in fondo in fondo il discorso di Toki poggia su una base di verità.
In DeS c'è così tanta roba che in altri giochi non esiteremmo a definire rotta, così tante incertezze del lock on o esempi di demenza artificiale che è veramente difficile parlare di un gioco formalmente ben eseguito. Boss che si incastrano, nemici cazzoni che mandi easy a cadere o sbatter contro muri, roba segabile a botte di arco in maniera assolutamente cheap... E stringi stringi il melee si riduce o all'approccio noioso-tankoso o a roll-fendente-roll-fendente-roll come non ci fosse un domani, almeno in media... Quindi sì, certi lati del gameplay son pregnati di autismo.
E sia chiaro amo DeS, ma lo amo per l'atmosfera che pompa, per il grande respiro esplorativo, vera botta di vita in una gen di adventure col tom tom, per la pianificazione e lo studio che richiede il superamento del livello, superamento che passa anche per il piegare le storture del gioco a mezzo del pensiero laterale... e ancora lo amo per gli ingaggi 1 vs 1 in pvp o contro boss come Flamelurker che indubitabilmente funzionano.
Non è un gioco che ti sfida in maniera sempre corretta o sempre divertente. Ma è un gioco che ti sfida, impegnando costantemente capacità esecutiva, spirito esplorativo, tatticismo, e pensiero laterale. E' un gioco scassato qua e là, ma è GIOCO-GIOCO senza compromessi.
E' chiaro che nella gen in cui il mercato è trainato da AC o dalle campagne script-corridoio-spara-script-corridoio-spara, o ancora nella gen in cui si crede che fare scelte narrative significhi per forza abdicare al gameplay (Cage, Telltale...) questo sconquassato progetto mid-budget pare quasi il messia venuto a redimere un mondo alla deriva.
L'accostamento con AC però non ci sta dai. Manco in una realtà parallela alla nostra.