Autore Topic: Nintendoomed, Fusion DS, QOL e Mario XO. Speculazioni sul futuro di N.  (Letto 110020 volte)

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Offline Turrican3

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delle tre è proprio Nintendo quella che appare più condizionante sulle terze parti, non il contrario.

Aspè, nello specifico il mio "terzi" era da intendersi come platform holder, quindi ipoteticamente Sony, Microsoft o chi per esse nell'ipotesi che Nintendo dovesse divenire un semplice sviluppatore software.

Più che altro una Nintendo che diventa third parties sarebbe sicuramente meno produttiva di adesso [...]

Rischierebbe meno, presumibilmente spenderebbe di più per ciascun gioco, quasi certamente non guadagnerebbe gli stessi quattrini (dovendo lasciare sul tavolo il guadagno dall'hardware - putacaso ha avuto difficoltà nei bilanci con 3DS e WiiU - e le royalties da versare al/ai platform holder).

Non so, ogni volta che salta fuori il discorso mi sembra più fantapolitica (o wishful thinking per qualcuno :D) che altro e no, il precedente di Sega IMHO è estremamente fuorviante.
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Aspè, nello specifico il mio "terzi" era da intendersi come platform holder
Ma infatti l'avevo capito, credevo fosse sottinteso che le "tre" a cui mi riferivo fossero Nintendo, Sony e Microsoft.

qualche saga magari otterrebbe quel successo che non ha mai avuto, la maggior parte credo sparirebbe.
Se dobbiamo arrivare al punto di assumere che certe serie esistono solo perché le si compra in mancanza di altro, poi non si può elogiarne la qualità delle stesse.


Offline Belmont

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il prossimo gioco di Kamiya per dire lo farà con un team misto tra Platinum e membri di Ms, oltre agli aiuti tecinici del caso è una forma di controllo sul progetto piuttosto evidente.

Diciamo che la differenza è che Nintendo è un produttore e una software house con un'identità molto forte. Voglio dire, il PRESIDENTE è un game designer. In questo senso, penso che il loro modo di intendere il ruolo di produttore sia diverso da altre compagnie, che magari mandano un "manager" a supervisionare le cose, non un designer. Poi, è chiaro che si sta parlando di processi che non conosciamo in dettaglio. Quindi la mia rimane qualcosa di più di una sensazione, e basta.

Offline Belmont

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Per come la vedo io, se Nintendo abbandonasse il mercato hardware, concentrandosi su quello software al fine di produrre più IP, farebbe un piacere a tutti.

E' sempre difficile parlare di scenari impossibili. Come è stato confermato da Iwata, il giorno che Nintendo smettesse di produrre hardware, uscirebbe del tutto dal mercato dei videogiochi. D'altra parte, il loro modello di business (che, ribadisco, è l'OPPOSTO del modello "razor and blade" applicato da Microsoft e Sony) si fonda su questa commistione hardware+software. E tendenzialmente funziona, perchè Nintendo non è quasi mai stata "in rosso" durante la sua storia, quindi le condizioni per cui diventi una terza parte, semplicemente, non esitono.

Comunque, può essere sempre divertente ragionare per asssurdo e chiedersi "What if...?".
Io concordo con Turrican e anche con Nemesis, una Nintendo solo software house sarebbe molto meno "ricca" e conseguentemente meno "libera" e "creativa".
Per uno a cui piace la loro offerta, tale scenario sarebbe disastroso.

Offline Account_191220

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Quando si parla di hardware unico o standard mi pare evidente che molti non abbiano idea di cosa si stia parlando.
Lo standard farebbe decollare il medium sotto ogni punto di vista, ma ci arriveremo, è inevitabile.

Offline Dan

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Per come la vedo io, se Nintendo abbandonasse il mercato hardware, concentrandosi su quello software al fine di produrre più IP, farebbe un piacere a tutti.
Ma il 'problema' è sempre quello: Nintendo ha tutti i vantaggi economici del mondo ad andare avanti come sta facendo. Perché dovrebbe cambiare?
Beh, insomma. WiiU è lì a dimostrare che non è più sostenibile come politica. Sin dal NES Nintendo ha visto ridursi sempre di più il suo venduto HW in campo home (tranne l'eccezione Wii; che è, appunto, un'eccezione difficilmente replicabile). Non può continuare in questa direzione. Giusto la fusione di handheld e home console potrebbe cambiare un po' le carte in tavola. Con quali esiti, non si sa.

Nintendo third-party per la concorrenza non ce la vedo proprio. Piuttosto cambiano completamente business (vedi il QOL), che è poi nel loro DNA aziendale.
.: R.I.P. :.
Hideo Kojima (1963-1998)

Offline Turrican3

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Ma infatti l'avevo capito, credevo fosse sottinteso che le "tre" a cui mi riferivo fossero Nintendo, Sony e Microsoft.

Allora probabilmente sono io a non aver capito. :D
Quando parli di Nintendo "condizionante" verso le terze parti cosa intendi esattamente?

Se dobbiamo arrivare al punto di assumere che certe serie esistono solo perché le si compra in mancanza di altro, poi non si può elogiarne la qualità delle stesse.

Non credo sia la qualità il punto, nè tantomeno l'acquisto per disperazione (?!) quanto piuttosto il fatto/timore che alcune serie potrebbero diventare economicamente insostenibili nel "nuovo" contesto.
videoGIOCATORE

Offline Turrican3

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Lo standard farebbe decollare il medium sotto ogni punto di vista

O lo affosserebbe definitivamente in un mare magnum di megaproduzioni hollywoodiane.

Difficile dirlo a priori.
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Offline Raven

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Se dobbiamo arrivare al punto di assumere che certe serie esistono solo perché le si compra in mancanza di altro, poi non si può elogiarne la qualità delle stesse.

Beh, ma bisogna inquadrare una determinata saga nell'offerta complessiva di una console, un conto è prendere un Mario Party (gioco che prendo a caso) e metterlo nel contesto di una  console Nintendo dove le uscite sono abbastanza rade e c'è tutta la fanbase Nintendo, un altro è metterlo in un altro scenario in mezzo ad altro software, si porrebbe già il problema di trovargli una data di uscita libera da concorrenza che adesso non ha.
Most Wanted : Shenmue 4

Offline Account_191220

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Lo standard farebbe decollare il medium sotto ogni punto di vista

O lo affosserebbe definitivamente in un mare magnum di megaproduzioni hollywoodiane.

Difficile dirlo a priori.
Effettivamente il cinema non produce e non ha mai prodotto titoli che non abbiano budget milionari.

Offline Turrican3

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Il mondo del videogioco è - a mio parere - di gran lunga più "immaturo" di quello cinematografico.

Sai probabilmente meglio di me che, quantomeno in ambito home console, i casi Minecraft sono una clamorosa eccezione, più che la regola.

Trai tu le conseguenze del caso.
videoGIOCATORE

Offline Account_191220

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Il medium ha quasi 40 anni ed infatti la convergenza si sta realizzando.
2 generazioni hardware al più e ci siamo.
Basta vedere le somiglianze hardware tra PS4 e One.
Ma quali problemi potrebbe mai soffrire un Uncharted 8 che esce su OGNI macchina da videogioco che aderisce allo standard? Se un Limbo 4 invece che dover essere adattato per 7/8 hardware diversi potesse vantare un unica versione? Ma di che siamo parlando? Nintendo guadagna ORA ma tra 10 anni son curioso di vedere dove sarà (e infatti stanno studiando il modo di creare nuovi mercati per sopravvivere).
Cosa dovrebbe mai perdere un eventuale Mario uscendo su una macchina da gioco universale?
Ma credete veramente che tra 15 anni ci sarà ancora chi giocherà su PC, chi su console e chi avrà solo un lettore per i film sotto la TV?
Credeteci.
« Ultima modifica: 05 Dic 2014, 15:00 da Kabuto »

Online Fabrizio1701

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Io ci credo, sarà esattamente come adesso, e per fortuna aggiungerei.  :evil:

Offline Account_191220

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Eh già, proprio una figata.
Comprarsi hardware solo per giocare determinati software, intelligentissimo.
Come se per ascoltare la musica Sony occorresse il Walkman e per ascoltare quella Warner il Warnman con in mezzo gli indipendenti che sono costretti a produrre due versioni del disco per andare sui due lettori e prendersela nel culo.
Genio puro, proprio.
Proponete la cosa ad un produttore cinematografico o discografico e sentite la risposta.

Oh, i produttori hardware ci hanno provato nel mondo musicale a creare ambiti chiusi, quanto sono durati?

Online Fabrizio1701

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Il discorso è interessante, abbiamo un topic adatto?