È questo che contesto. I publisher vanno dove conviene loro andare. Sony e Microsoft hanno agevolato i publisher Nintendo no. E questa è una caratteristica storica della casa di Kyoto nonchè uno dei motivi che hanno portato alla situazione attuale.
Mboh, mi pare che i tempi di Yamauchi (e gli attori in gioco) siano mooolto diversi oggi.
Non so fino a che punto Nintendo possa fare la voce grossa con Ubi o EA o Activision.
Poi c'è anche da dire che, più delle royalties, secondo me oggi pesano gli ecosistemi, che è roba da coltivare negli anni. Nintendo ha coltivato un'audience che va in cerca di determinati prodotti, che hanno caratteristiche assai diverse (non mi enteressa entrare nel merito del migliore/peggiore) dal CoD o Assassin's Creed di turno.
Questo non può non avere conseguenze su ciò che i publisher pianificano. Mettici pure il multi sfrenato ed il cerchio è chiuso.
C'è un aspetto del tuo ragionamento però di cui tu non tieni conto: la generazione Wii/PS3/360 è stata la generazione della grande crisi degli sviluppatori nipponici.
E il passaggio di consegne agli studi occidentali. E il mondo dello sviluppo occidentale, nella stragrande maggioranza, vuole *potenza* per far girare gli Unreal Engine, i Frostbyte, i Crytek Engine.
Innegabile lo spostamento del baricentro ad Occidente.
Tuttavia anche in quel caso un po' di... snobismo da parte dei publisher c'è stato.
Chiaro che avere per le mani un TurboGC ha complicato le cose, al pari di un successo forse inaspettato...
epperò poi vedi che una Capcom il suo engine, l'MT Framework, in qualche modo l'ha portato su Wii.
Stesso discorso una generazione dopo, con la DICE di turno che no, il Frostbite nuovo su Wii U non lo porta... però poi s'ammazzano di lavoro e lo fanno uscire per il mondo mobile, non esattamente un ricettacolo di forza bruta.
Insomma siam sempre lì, le caratteristiche tecniche possono rendere più o meno agevole un lavoro che però si deve "voler fare". E se non si è più che ragionevolmente certi di far quattrini (cosa accaduta, per motivi diversissimi, con Wii e Wii U) i publisher è ovvio che stiano bene alla larga dal rischio. Al giorno d'oggi poi...
Ecco, ho sempre pensato che questo fosse un aspetto rilevante della questione. Io credo che molta gente che ama Galaxy, anche se magari non lo realizza in modo conscio, lo ami per motivi extra-ludici: colonna sonora stupenda, atmosfera generale ecc.
No no, per me questo è un (graditissimo!) extra, ma l'amore per Galaxy scaturisce principalmente per quel che mi ha consentito di fare pad alla mano.
Devo anche aggiungere che molte delle cose che contesti le hanno un po' aggiustate nel sequel, che chissà, forse se fosse uscito per primo avrei adorato tanto quanto Galaxy1. Ma a parità di offerta (nel complesso li reputo equivalenti, e la struttura di base è quella) tendo sempre a dare un punticino in più in base all'ordine cronologico di rilascio.