Nintendo non ha praticamente mai dato gran peso alla sceneggiatura dei suoi prodotti, o all'approfondimento dei suoi personaggi.
Se qualcuno cerca questo nei titoli Nintendo sbaglia candeggio.
Che poi, anche questo, non è del tutto vero. Nintendo è probabilmente il produttore/software house che ha prodotto e produce la più alta varietà di prodotti. Quindi mi stupisco che sia sempre la prima azienda ad essere etichettata.
Due tra i giochi narrativi più rispettati di sempre sono Nintendo, parlo di Mother e Majora's Mask.
Il fatto che Paper Mario sia un gioco comico non significa che non ci sia lavoro dietro a sceneggiatura e dialoghi. Paper Mario per GC ha dialoghi e personaggi strepitosi, che dovrebbero costituire il grosso dell'attrattiva verso quel tipo di prodotto.
E ancora, i due Fire Emblem per GC e Wii costituiscono una saga di fantasy epico con una sceneggiatura estremamente solida, non certo comune nell'ambito videoludico.
Per non parlare poi dei giochi prodotti da Nintendo, come Hotel Dusk e Last Window oppure Chibi Robo per GC (chi lo ha giocato saprà che dietro un estetica infantile si nascondono temi molto tristi, come la vita di un ragazzino che vive in un casa in cui i due genitori litigano e stanno divorziando), continuando per Xenoblade e The Last Story.
Quello che Nintendo (tendenzialmente) non fa, è fare giochi narrativi di stampo cinematografico. D'altra parte sono giapponesi, per loro la cultura hollywoodiana è meno dominante che per l'occidente. E infatti anche i giochi più cinematografici come Zelda si ispirano palesemente al mondo dell'animazione giapponese (i tributi dei recenti Zelda ai film dello studio Ghibli non si contano).
Quindi, quando si dice che a Nintendo non interessano i giochi narrativi, forse si dovrebbe dire che non gli interessano i giochi cinematografici-hollywoodiani-narrativi. D'altra parte in Nintendo si è rinunciato alla corsa tecnologica tripla A, quindi il passo di non fare giochi hollywoodiani vien da sé.