Purtroppo non è il seguito di Ep. VI che avrei voluto vedere.
La paura di una responsabilità così grande è la via che conduce al lato oscuro della creatività. La paura conduce alla via più comoda, la via più comoda conduce a offrire ai fan esattamente quello che vogliono vedere ossia fanservice, il fanservice conduce alla sofferenza della sceneggiatura.
J.J. Abrams non ha peccato di superbia ma ha ecceduto nell'atteggiamento opposto, la totale mancanza di personalità. Le idee che sono alla base del comparto narrativo sono una rimasticazione del già noto senza alcun guizzo personale né autoriale, scambiando solamente in modo speculare dinamiche risapute. Il tutto aggravato dall'idea madre del film che è di uno scontato terrificante, e la cosa peggiore che è già determinato tutto quello che accadrà in Ep. VIII. Ma veramente pensano che si tratti di una sorpresa? Possibile che il tutto sia equiparabile a ipotesi dementi fatte nei forum per ingannare l'attesa?
La buona notizia è che comunque si tratta di un terzo di un insieme che, ipotizzo, saprà spiegare via via le numerose cose che qui non funzionano, si contraddicono, non vengono spiegate e lasciano abbastanza di stucco. Il film è costruito sul non-detto e per questo lascio il beneficio del dubbio.
Ora, qualche danno è irreparabile ormai ma per il resto qualcosa si può fare.
Ed è un peccato perché registicamente e artisticamente il film funziona alla grande, soprattutto nella prima parte in cui c'è trepidante attesa. Romanticismo ed emotività sono degnamente recuperate, almeno sul piano formale. Il regista ama la materia e si vede ma invece di rielaborarla si è reso mimetico ad essa, senza coraggio.
Vedremo, in ogni caso per ora deludente.