Visto giovedì scorso in 3D e ho letto tutto il topic da dove l’avevo lasciato, spoiler compresi.
WARNING PAPIRONE IMMINENT!Prima di tutto un paio di considerazioni generali sulla discussione qui nel thread:
1 - Non credo che qualcuno si aspettasse Evangelion, non capisco da dove nasca questa storia in riferimento all’utenza di TFP e, più in generale, a quella italiana.
Nella digressione papirona che ho fatto qualche pagina fa, cercavo di spiegare perché Evangelion venisse tirato in ballo dalle recensioni AMERICANE dieci volte su dieci (nonostante Del Toro abbia più volte dichiarato che Evangelion neanche l’ha visto). Per farla breve: in USA, un robot che non si trasforma ed è guidato da umani = Evangelion. Mazinger & Co. sono roba da otaku, e, ormai, l’otakumania si è spenta in America.
Qui da noi, invece, il robottone è per tradizione quello nagaiano e Pacific Rim presenta robottoni nagaiani, senza se e senza ma. In tal senso, le aspettative sono lecite e finanche coerenti con l’offerta.
2 - Non sono assolutamente d’accordo con due assunti riportati più volte qui.
Il primo è che “ma che vi aspettate da un film con i robottoni e i godzilloni” come se il fatto che ci siano dei robot e dei daikaiju in una pellicola sia una sorta di equazione che dà per forza come risultato Michael Bay e le sue zozzerie. Il regista e lo sceneggiatore fanno il film, un soggetto può essere trattato in mille modi diversi… questa mi pare un’"ovvietà" condivisibile.
Il secondo è “solo i giapponesi potrebbero fare un film del genere come si deve, dal trailer si capiva già che è una cafonata”. Io dico NO e NO, soprattutto se si parla di Del Toro.
NO perché Del Toro ha prima di tutto sensibilità, comprende a fondo il materiale che sta trattando e ne segue lo spirito, sposandolo molto bene con la sua forte personalità. In Hellboy ha adattato un comic particolarissimo e ricco di contenuti (sia a livello di tematiche che dal punto di vista estetico) in maniera eccellente, facendo emergere allo stesso tempo la propria cifra stilistica (maggiormente evidente nel secondo episodio).
Non vedo perché avrebbe dovuto far peggio di un giapponese, considerando pure che Hellboy propone un linguaggio assai vicino a quello nipponico, sia come taglio narrativo (del resto anche il materiale originale di Mignola, per impostazione delle tavole, dinamismo del disegno, contenuti e sviluppo della trama è più vicino a un Devilman in salsa Lovecraft che a un comic americano classico), sia come estetica (sempre negli Hellboy, Del Toro ha voluto tra i creature designer il signor Yasushi Nirasawa, uno dei maestri giapponesi dell’illustrazione votata al mostruoso).
E NO perché anche gli Hellboy dal trailer potevano essere delle cazzate incredibili e invece… . Non è che uno si aspettasse Orwell 1984, ovvio, ma un film d’autore, un film di Del Toro, per la precisione, che NON è Michael Bay. Anche perché, da qualche “epic line” del trailer, uno un pensierino che fosse qualcosa con un minino di spessore e personalità se lo faceva… come ha scritto giustamente Xibal. E in effetti le IDEE CI SONO, TANTISSIME, BUONE E ASSOLUTAMENTE “SUL PEZZO”. Tant’è vero che:
A Nagai è piaciuto molto.
e io sottolineo con un cubitale MECOJONI, quindi passo al mio commento del film…
Dopo la stroncatura del Fulge, le mie aspettative erano sotto lo zero e, invece, Pacific Rim mi è corso via liscio, tanto che lo definirei al limite del buon film, seppure sia solo in minima parte riuscito, in quanto mi è sembrato troppo spesso un susseguirsi continuo di occasioni sprecate (o CASTRATE dalla produzione, probabilmente… esattamente come è accaduto per Robot Jox, giusto per restare in tema).
Però, seriously, ai Transformers di Bay ci caga in testa dall’Olimpo.
Cose Buone:
I soggetti. Ti credo che a Nagai è piaciuto, Pacific Rim è un fottuto film nagaiano sino al midollo, almeno sulla carta.
L’idea che i Kaiju fossero creature sviluppate da una civiltà aliena, che aveva saggiato il territorio con i dinosauri, per poi tornare alla riscossa con creature più potenti è NAGAI PURO (scritto tutto maiuscolo, sì).
Dai demoni di Devilman alla Micene di Mazinger, il nemico naturale (in tutti i sensi) dell’uomo è concepito in quel modo.
Non parliamo poi di Getter Robot, ché il primo e gli ultimi due archi narrativi del manga sembrano quasi essere LA fonte d’ispirazione diretta per Del Doro in tal senso. Anche l’accenno al fatto che l’invasione è innescata da una Terra contaminata dall’uomo è la quint’essenza della poetica getteriana e Ken Ishikawa, dall’altro dei cieli, annuirebbe in segno di approvazione
.
L’idea degli Jaeger comandati attraverso una connessione celebrale tra i piloti è, once again, Nagai puro. Basti pensare alla sintonia tra i piloti del Getter o allo stesso Jeeg Robot. Il tutto viene sottolineato in maniera esplicita, senza lasciare dubbi, dalle sequenze in cui la testa dello Gipsy Danger si aggancia al corpo.
La connessione neurale è anche una brillantissima trovata per mandare in scena in maniera credibile quell’effetto feedback tra pilota e robot tipico dei manga/anime nagaiani, dove il guidatore soffre come se il robot fosse un’estensione del proprio corpo.
Un oncetto DIVERSISSIMO da quello di robot come semplice strumento bellico, ovvero i mech à la Gundam, che, al netto dei Transformers, è stato l’unico modo di concepire i robot in Hollywood.
Insomma, ripeto, idee COERENTISSIME con le fonti d’ispirazione e al contempo originali, DIECI E LODE
.
Occasioni Sprecate:
Il come i soggetti summenzionati vengono (o meglio, NON vengono) approfonditi.
C’erano spazi ampissimi per dare maggiore sostanza a queste idee, che invece rimangono un po’ buttate là, per favorire sostanzialmente il NULLA.
Intendiamoci, non ho schifato lo spazio dedicato alle cafonate dei piloti. Anche quello è molto nagaiano.
La scazzottata tra i due ragazzotti ricorda le baruffe tra Ryoma Nagare e Jin Hayato di Getter, così come il sacrificio estremo kamikaze con bomba atomica alla mano in Musashi style, il blocco psicologico di Mako e finanche la frase finale del tipo “mi stai stringendo troppo, guarda che sono vivo, baby” sono topos robotici classicissimi e gustosi.
Pure lechicche referenziali come il “pure daikaiju moment” nel flashback di Mako (con il gamberone in stile Ebirah) ci sta tutto.
Il punto è che manca sempre quel “quid”, quell’affondo finale, per ficcare bene tutti questi elementi nel contesto della pellicola e farla funzionare al 100%.
Cose Imbrazzanti:
I due scienziati sono troppo sopra le righe, anche questo è Nagai puro, sia chiaro:
… però mancava un terzo elemento, il dottore “concreto”, diciamo, à la Kenzo Kabuto, che facesse da ponte tra il comic reilef e la drammaticità generale, trasportando in maniera gasante gli apporti conoscitivi acquisiti dagli studiosi verso la battaglia finale.
Gli Jaeger delle altre nazioni sono stati bruciati malissimo. I cinesi fanno una figura dimmerda (e questo neanche mi dispiace, alla luce di tutti i pompini che Hollywood sta facendo alla Grande Muraglia) mentre i russi meritavano una fine più epica, sia per coerenza narrativa (sei anni da soli a difendere il territorio, mica cazzi), sia perché i personaggi si presentavano bene, silenziosi, tosti, marito e moglie dal look fighissimo, gente che ai Kaiju li doveva SPIEZZARE IN DUE.
Un fottuto Jaeger giapponese, inoltre, avrebbe dovuto esserci e con un ruolo di un certo rilievo, cacchio… stiamo parlando di robottoni e godzilloni, paghiamo dazio a chi li ha inventati, non ai cinesi.
Il Marshall Pentecost è l’anello debole della pellicola, l’elemento su cui si sarebbe dovuto puntare di più per coordinare le idee migliori della pellicola e svilupparle sino in fondo. Invece è una statua di cera. L’arringa finale fa ridere ma, a essere sincero, è breve (sta tutta nel trailer, praticamente) ed è l’unica vera e propria independencedayata del film.
Insomma, il sapore amaro di tante idee bellissime mal contestualizzate c’è, ma resta un film prepotentemente d’autore, dove la mano di Del Toro, per quanto frenata e addomesticata dalla produzione, riesce a bucare lo schermo e ci è mancato davvero un soffio che uscissi dalla sala cantando “se dal passato arriverà una nemica civiltà noi restiamo tutti con te perché tuuuuuuu, tu sei Gipsy Dangerrrrr!!!!”
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