A parte che la retrocompatibilità esiste da una vita, scommettere che Sony possa mettere in piedi un sistema del genere quando ad oggi fa pagare la roba PS2 (PSN) e PS3 (remaster tirati a lucido) francamente OGGI pare un azzardo.
Il mio auspicio è che si crei un passaggio fluido fra le varie generazione di console grazie alla mid-gen.
In tal senso la retrocompatibilità dei giochi è necessaria, per almeno per 1-2generazioni (mid-gen incluse).
PS5 dovrà essere necessariamente compatibile con PS4 base. Stesso discorso per PS5PRO.
Poi magari PS6 può mollare l'osso sui giochi della 4, ma a quel punto è passato un decennio.
Ciò che cambia, rispetto alla consueta retrocompatibilità, è il passo ridotto fra le due gen.
Quando passavi su PS2, la retrocompatibilità con PSone era irrilevante. Stessa cosa con PS3. Chi mai aveva davvero interesse a giocare giochi di una generazione prima, visto lo scarto tecnologico? I giochi del passato diventavano merda dall'oggi al domani.
Io credo che invece lo scarto fra PS5 e la PS4PRO spinta come si deve (senza la zavorra della versione base) sarà meno sensibile.
Con questo tipo di passaggio, e la crescente digitalizzazione dell'offerta che lega i giochi al proprio account, Sony può fidelizzare l'utenza molto più di come faceva prima, dove il passaggio a un'altra gen era di fatto un taglio netto con il passato, taglio che poteva permettere di spostarsi su altre piattaforme.
Sui remaster possono continuare a monetizzare, attraverso la vendita delle patch migliorative. Penso che di gente disposta a pagare per una PRO-patch di The Witcher 3 ce ne sarebbe parecchia.