Scusa ma mi sono perso, salvare l'umanità sarebbe stata una scelta da stronzi cinici, invece condannarla per i propri fini egoistici, arrivando anche a mentire all'oggetto del proprio fine pur di ottenere lo scopo, sarebbe da "casa nella prateria"?
Beh, messa così in un contesto estremo del genere entrambe le scelte possono essere considerate ciniche:
è cinico sacrificare la vita di un innocente per il bene degli altri, è cinico fottersene del bene altrui per salvare una vita. La discussione in merito sarebbe un dibattito filosofico ed etico.
Il termine "casa della prateria" l'ho utilizzato (di getto, senza pensarci, effettivamente è una metafora poco precisa) per indicare la scelta comunque romantica, sentimentale.
Poi, Nihilizem, concordo in pieno con quello che hai scritto. L'ho detto sinteticamente che la scelta di Joel è assolutamente consequenziale con lo sviluppo del personaggio. Non è un artificio narrativo per rendere il finale interessante. Ci sta, è comprensibile, è in linea con il personaggio.
Ho detto semplicemente che è una scelta che me lo rende meno simpatico. Se ci fosse stato un bivio in cui scegliere quale finale dare alla storia avrei scelto il secondo. Tutto qui.