Temo vera la seconda.
La prima la spero, perché se così non è il personaggio di Jaime non lo reggo più. Quattro stagioni a fare la banderuola "so' diventato bbuono, no so' sempre il solito zerbino del Male, sì però Brienne, no la madre dei miei figli, però uomo d'onore" ebbasta su.
Va bene i personaggi sfaccettati, ma qui siamo di fronte a una pallina da ping-pong.
Comunque ho ceduto al proposito di attendere i libri, non ce l'ho fatta, ha vinto il Demone dello Spoiler su tutta la linea.
Recuperate due stagioni e mezza in due settimane (!).
Riletto le ultime pagine, capisco perfettamente la frustrazione di
@Mr.Pickman e di chi come lui e (molto più modestamente) il sottoscritto ha i libri nel cuore e non può non vedere questa cesura immensa tra la prima metà della serie al servizio della scrittura di Martin, e le ultime quattro stagioni scritte a tentoni maldestri.
Perché alla fine della fiera, GoT è prima di tutto un ottimo lavoro di scrittura: dei personaggi, delle situazioni, dei giochi di potere, perché no anche delle dinamiche belliche. E tutto questo è peggiorato in modo drammatico.
D'altra parte, mi trovo abbastanza con
@BombAtomicA e mi pare
@ederdast nel prendere atto della cosa, accettare che nel nuovo corso si sia cercato di compensare alle mancanze con dosi di pathos inedite per la storia della televisione, e che in effetti il risultato, da quel punto di vista, rimanga grandioso.
Mentre guardo gli episodi dell'ottava mi ritrovo del tutto scisso: da un lato la mente sbalordita dal quantitativo di cagate, dallo svilimento costante della scrittura Martiniana, dall'altro il cuore e gli occhi rapiti dalla sontuosità, dalla forza a cui ormai è arrivata questa serie.
È stata fatta una scelta ben precisa, che non condivido ma capisco, il cui risultato è lungi dall'essere privo di fascino.
Viva GoT, Rip GoT.
E Martin cacaci sto libro per l'amor del cielo. Che a sto punto, inaspettatamente, voglio leggere più di prima.