Ce l'ho fatta. Gran fatica alla fine ma ce l'ho fatta.
Il finale ripaga ampiamente della fatica anche se "capirlo", in senso stretto non fa parte dell'accordo.
Steam segna quattordici ore.
Bioshock infinite è un titolo che, secondo me, inizia molto meno bene di come poi si sviluppa,
in particolar modo riguardo il gameplay.
Guardando indietro, ripensando a quanto vissuto nel gioco, viene in mente più un'opera teatrale
invece che cinematografica. Dove il palco va visto da lontano, senza ricercare il dettaglio ma apprezzando
l'insieme. Dove solo pochi personaggi hanno un copione da seguire, mentre le comparse sono abbellimenti
della splendida scenografia.
Pur non apportando innovazione al genere FPS, il gameplay è solido, ben collaudato e soprattutto divertente.
Le skyline sono purtroppo meno sfruttate di quanto mi sarebbe piaciuto vedere, perché a conti fatti gli scontri
più memorabili ed originali sono proprio quelli in cui è possibile disorientare la (discreta) IA, scappando dai
nemici per poi sorprenderli dall'alto o da altre direzioni.
L'uso dei poteri, se fatte le scelte giuste al momento degl'upgrade, rende la maggior parte degli scontri
"non importanti" una mera formalità e facilita parecchio anche quelli più difficili (nella modalità hard).
E' vero anche che è grazie ai poteri che Bioshock Infinite si differenzia dagl'altri blockbuster ed usarli
nella maniera corretta è fonte di grande gratificazione. Il vero difetto però è dato dalla poca varietà
di nemici. Non si è incentivati ad usare tutti i poteri ma solo quelli coi quali ci si trova più affine.
Che "incidentalmente" sono i poteri che si acquisiscono nella prima fase di gioco.
Da questo punto di vista si sente fortemente che il progetto ha subito un taglio.
La trama è interessante e ben scritta. O meglio, dall'inizio fino ad oltre metà gioco fa storcere
anche un po' il naso, con tanto di cliché di cui uno farebbe anche a meno.
Poi mette sul piatto alcune intuizioni interessanti e soprattutto un finale che, pur confondendo
e mischiando un po' le carte, lascia con un senso di reale appagamento.
Complessivamente si tratta di un gioco che per trama e direzione artistica si pone ai vertici della
generazione ormai conclusasi, nonostante tecnicamente sia un prodotto di livello medio.
Come gameplay puro è "solo" un ottimo gioco che poteva essere eccellente se avessero avuto più
coraggio a sfruttare di più le poche idee originali e gli elementi che lo distinguono da qualunque
altro fps.
Per certi versi, mi si perdoni il paragone ardito, mi ha ricordato molto l'esperienza avuta con HalfLife 2,
un FPS lineare, un gameplay buono ma non eccelso, ma tanto ammmmòre dall'inizio alla fine.