...voglioso di curiosare in giro, di capirci di più, perso con stupore appresso a tal vista o tal dettaglio * o semplicemente intenzionato a protrarre il più a lungo possibile certi momenti, gustandomeli lentamente e poi magari volerne ancora e ancora**.
Graficamente apprezzavo praticamente in toto quello che vedevo a schermo, senza riuscire a rimproverargli nulla, anche se il gioco ti fa pensare alla catasfrofe vera accogliendoti
coi peggiori lens flare visti negli ultimi 12 mesi assieme a quelli di Halo 4, anche se in seguito ho vacillato duro per
la vegetazione troppo ridicola buttata peraltro là, in primo piano. Poi nel pieno di un nuovo, fortissimo apice, inserito con sapienza a seguito di una fase interlocutoria [l'impatto frontale con Columbia dopo il giardinetto delle rose emmerd' di cui poco sopra], son proprio caduto dalla sedia. Schiantandomi in mille pezzi. Che NPC a gettone posso arrivare a capirli, però non COSÌ a gettone, e non quando nell'80% dei casi c'hanno delle espressioni talmente robotiche che non può riuscire a credere loro cheddico il Yul Brynner de "Il Mondo dei Robot" ma nemmeno il Paolo Villaggio di "Grandi Magazzini".
*dopo il primo Gears of War e Clear Sky, torno a guardare compiaciuto la pioggia scorrere sulle superfici che mi circondano. E se la rappresenti con algoritmi che non sono niente che non si veda già da anni sei un fottuto vincitore. Così come se mi fai rimanere in piedi sugli scogli come un deficiente guardare quel mare mentre ci si infrange contro
**come il momento WTF prima di suonare le campane o i primi passi mossi in chiesa, tra i quadri controluce, le candele, i doni e "Will The Circle Be Unbroken" che ti cresce dentro. Mentre c'hai gli occhi lucidi