http://www.theverge.com/2016/2/16/11027100/google-play-education-store-being-shut-downApprofitto di questa notizia apparentemente secondaria, ma che a mio avviso nasconde molto più di quello che sembra, per il mio delirio semestrale sullo stato di Android. Prima di acquistare un Chromebox, interpretavo il comportamento di Google in ambito tablet come una sostanziale incapacità di star dietro a Apple. Come il mondo intero. Da quando ho un Chromebox un po' ho cominciato a insospettirmi. Già mi era parso strano molto strano che Google defenestrasse il creatore di Android per sostituirlo con quello di Chrome. Dopo il cambio al timone, osservando gli sviluppi di Android mi ero fatto l'idea che Pichai fosse stato preferito a Rubin per la sua visione molto più 'jobsiana' di sistema operativo: colore chiaro, gusto pulito, velocità, stabilità e niente fronzoli. E in effetti è quello che Pichai sta facendo, ma comincio a credere che sotto ci sia una visione a lungo termine molto più importante. Una delle prime iniziative di Pichai una volta assunto il comando è stata la cancellazione di una versione di Android progettata per i desktop a cui Rubin stava lavorando. Francamente, ho trovato sempre assurda questa mossa, visto che Android è geneticamente predisposto per il desktop. Lo stesso ICS indicava la volontà di Rubin di spingere Android verso i tablet. Dopo Pichai, invece, Lollipop ha sacrificato completamente i tablet per privilegiare un'interfaccia fondamentalmente telefonica e niente è stato fatto per spingere l'ecosistema tablet di Android, né dal punto di vista della UI, né da quello delle app. Inizialmente pensavo a un ritardo, ma onestamente dopo più di due anni e mezzo, dopo essermi studiato per bene il funzionamento di Chrome, comincio a credere Google ci abbia fregati tutti quanti ed Apple in primo luogo. Pichai non ha mai veramente creduto nei tablet, tutte le manovre di Google in questo mercato sono state solo fumo negli occhi per far credere di partecipare a una gara in cui, nella realtà dei fatti, Apple correva forsennatamente da sola nell'illusione di essere in testa. Dopo aver detto peste e corna su di loro, oggi la mia idea è che Pichai abbia lasciato appassire volutamente il segmento tablet per favorire segretamente qualche altra cosa, a questo punto non saprei bene se un ambiente desktop in stile Windows, il web o che altro, ma sono pronto a ipotecare la casa che quale che sia la cosa a cui stanno lavorando, non è un rivale di iPad Pro, ma qualcosa di diverso. La chiusura di questo segmento del Play Store, fin troppo facilmente interpretabile come fallimento, a mio avviso la dice molto lunga in senso opposto.