La follia dei patent deve finire. Le idee non sono oggetti, ma forze modulari in continuo stato di alterazione. In quanto tali non hanno confini, non hanno forma o dimensione, non hanno un'origine o una fine certa. Al contrario, scorrono e si attraversano di continuo, in modi tumultuosi e imprevedibili. Nessuno se ne può appropriare. iPhone è stato il prodotto di menti geniali che hanno raccolto intuizioni precedenti, in alcuni caso copiando spudoratamente, in altri espandendo, in altri riducendo. La rielaborazione complessiva ha dato vita a un'intuizione originale, a un modo migliore e più intelligente di usare uno smartphone. Ma Steve Jobs e i suoi non sono usciti da un vacuum spazio-temporale e usato materiale interamente originale. Sono stati semplicemente più bravi degli altri a riprensentare quello che già c'era. Che è quello che fanno i geni, le menti illuminate e i creativi, seppur a livelli diversi. E nessuno dovrebbe avere il diritto di brevettare le intuizioni, siano esse estetiche, relative a comportamenti, di design. Io voglio vedere come gli ingegneri Samsung, HTC, Sony ecc. trasformano a loro volta le illuminazioni avute dagli ingegneri Apple. E Apple deve avere tutto il diritto di espandere sull'intuizione della barra delle notifiche, foss'anche per poter cambiare una bazzecola. Perché nessuno può prevedere come quella bazzecola può essere trasformata a sua volta da una mente geniale che, senza quel piccolo cambiamento, magari a certe intuizioni non arriverebbe.
Queste sono cose che vanno tutelate ponendole in direzione esattamente opposto all'orizzonte, onnivoro, del neoliberismo sfrenato. L'idea può essere considerata 'tua' solo nel senso che sei stato il primo a gettare un seme produttivo, e di quello ti deve essere dato credito, ma non che ti appartiene come un oggetto. Perché un oggetto non è, e se le recintiamo coi brevetti, stiamo consegnando in eredità esclusiva al suo proprietario anche tutto il potenziale di quell'idea. Che non potrà, quindi, mai realizzarsi compiutamente.
Tra tutte le società hi-tech attualmente in circolazione Apple è la più viscida e schifosa tra tutte, perché sta cercando di mettere catene legali e commerciali e, quel che è peggio, psicologiche alla creatività, reclamando per sé intuizioni, gesti, forme e parole che dovrebbero essere di tutti ma che stiamo facendo di tutto per consegnare a queste corporazioni fantastiliardarie. (vedi anche la denuncia ad Amazon per le parole "App store". App e store, due parole di uso comunissimo, secondo questi sciacalli appartenevano a loro!)