Autore Topic: Il lavoro  (Letto 1967630 volte)

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Offline Seppia

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Re: Il lavoro
« Risposta #14940 il: 09 Giu 2015, 15:20 »

Seppiuz lo sai che sono un sinistro, non potrei mai vivere col cuore in pace nel quartiere dei ricchi quando so che ci sono i pezzenti intorno a me.

Per me invece è un non problema.
Che io viva a Como, New York o Cape Town i pezzenti ci sono sempre, non è che se ci vivo vicino o lontano cambi molto.
Io personalmente adoro i quartieri popolari (a Parigi ho vissuto a lungo nel 18esimo che è praticamente Africa nera), ma con un limite minimo.
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Cit. Vn Vomo Givsto

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Re: Il lavoro
« Risposta #14941 il: 09 Giu 2015, 19:03 »
Che io viva a Como, New York o Cape Town i pezzenti ci sono sempre, non è che se ci vivo vicino o lontano cambi molto.

In teoria si, il tuo ragionamento non fa una grinza.

Nella pratica, andare tutti i giorni al lavoro magari passando davanti a una township ricolma di poveracci, e sperimentare (dal lato dominante) un apartheid finito ufficialmente ma non di fatto, con tutte le tensioni bianchi-neri che questo comporta, almeno per me non sarebbe emotivamente facile.

Questo senza aggiungere che, come diceva Yoshi, c'e' un alto livello di criminalita' (non micro, quella vera fatta di accoltellamenti anche in pieno centro, e anche nei quartieri ricchi - infatti le case sono bunker con mura alte e sbarre ad ogni apertura che dia sulla strada), ovviamente derivante dalle tensioni razziali di cui sopra.

Non e' esattamente una bella societa' in cui vivere e non c'e' paragone con i quartieri popolari di Parigi o di qualsivoglia citta' Europea.
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Offline Seppia

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Il lavoro
« Risposta #14942 il: 09 Giu 2015, 19:45 »
Ne sono certo anche se non ci sono mai stato (immagino tu si), mia sorella ha vissuto a Johannesburg per sei mesi e mi raccontava cose molto simili (mi dicono sia molto peggio di Cape Town, che credevo fosse più tranquilla).
Conta però da dove è partito il discorso però, ossia Lenin che dice "in Africa pagano un casino" ed io che dico "beh dipende dove Cape Town andrei domani", con le alternative che non sono esattamente New York Roma o Istanbul :D
Ciò detto senza avere esperienza diretta, a pelle un periodo di un due tre anni in Sudafrica (Cape Town però, che dicono essere bella ed è sul mare) lo farei volentieri; per quanto dure, certe cose è importante / arricchente vederle.
Poi ci sono gli squali a Gansbaai e vari paradisi terrestri a un tiro di schioppo (Madagascar, Mozambico etc) :yes:
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Cit. Vn Vomo Givsto

Offline Argaen

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Re: Il lavoro
« Risposta #14943 il: 09 Giu 2015, 22:43 »
Avevo frainteso il tuo "andrei domani" che lasciava presupporre considerassi la citta' un posto da sogno  :).

Cape Town e' una bella citta' scenicamente parlando (ancora piu' bella e' la zona di western cape che c'e' intorno), ed anche io, posto dinanzi ad un'eventualita', considerei un (breve) periodo li' (non piu' di un anno): sinceramente pero', se le opzioni contemplassero alternative anche con paga sensibilmente minore, la scelta sarebbe dura.


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Offline Seppia

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Il lavoro
« Risposta #14944 il: 09 Giu 2015, 23:24 »
Il danaro è una cosa bellissima, per più soldi io sono pronto a fare i giusti compromessi.
Fare compromessi non include stare in un posto di merda ovviamente, ma la gente tende a sopravvalutare concetti come "qualità della vita" o a slegarli dai soldi 
La tua "qualità della vita" è molto più alta a Dubai (la quintessenza del posto di merda per me) da ricco che non a Roma (IL posto da sogno per me) da povero.

L'unico posto per il quale sarei prontissimo a fare anche pesanti compromessi economici è vicino casa, e dovrò farlo relativamente presto perché entro una decina d'anni massimo voglio essere a non più di un'ora dai miei (quindi di base Como, Milano, Bergamo e Varese)
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Cit. Vn Vomo Givsto

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Re: Il lavoro
« Risposta #14945 il: 09 Giu 2015, 23:53 »
Potresti anche lavorare duramente e permetterti un jet privato.

Offline Lenin

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Re: Il lavoro
« Risposta #14946 il: 10 Giu 2015, 02:55 »
Per me invece è un non problema.
Che io viva a Como, New York o Cape Town i pezzenti ci sono sempre, non è che se ci vivo vicino o lontano cambi molto.
Io personalmente adoro i quartieri popolari (a Parigi ho vissuto a lungo nel 18esimo che è praticamente Africa nera), ma con un limite minimo.

Beh ma anche a me piacciono i quartieri popolari nelle citta' europee, pero' come detto da Argaen in Sud Africa non e' esattamente la stessa cosa ^_^
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Offline DRZ

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Re: Il lavoro
« Risposta #14947 il: 10 Giu 2015, 07:22 »
La tua "qualità della vita" è molto più alta a Dubai (la quintessenza del posto di merda per me) da ricco che non a Roma (IL posto da sogno per me) da povero.

Da ricchi si vive meglio che da poveri, tendenzialmente, ma di solito la gente non è che debba scegliere tra un milione di euro in un posto di merda e diecimila nel paradiso terrestre: la tua qualità della vita da benestante in un posto che adori è molto migliore rispetto a quella che avresti da benestante + (o anche benestante +++) in una città che ti fa schifo.

Offline Argaen

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Re: Il lavoro
« Risposta #14948 il: 10 Giu 2015, 10:11 »
la gente tende a sopravvalutare concetti come "qualità della vita" o a slegarli dai soldi 
La tua "qualità della vita" è molto più alta a Dubai (la quintessenza del posto di merda per me) da ricco che non a Roma (IL posto da sogno per me) da povero.

Vabbe' ma grazie al ceppo :D: e' ovvio che la qualita' della vita non prescinde dall'avere introiti adeguati, che ti consentano, appunto, di vivere bene.

Posto che si abbia di che vivere in modo decente (e qui e' soggettivo, pero' eh, magari qualcuno preferisce comunque vivere a Roma da povero - si accontenta o ha poche pretese - piuttosto che a Dubai da ricco), la qualita' della vita non e' mai sopravvalutata per me: come dicono in Nuova Zelanda, "the coffin has no pockets" :D

Edit: Che poi si deraglia, perche' nel caso di Cape Town non e' per scarsa qualita' della vita che avrei riserve. Li' per i bianchi con introiti anche moderati la qualita' della vita e' comunque buona, anche considerando basici requisiti di sicurezza ai quali sono sicuro ci si possa adattare. La questione per me in quel caso e' di angoscia morale (e di societa' "bianca" non bella) piu' altro.
« Ultima modifica: 10 Giu 2015, 10:17 da Argaen »
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Offline Seppia

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Re: Il lavoro
« Risposta #14949 il: 10 Giu 2015, 13:51 »
Si vabbè dai semplificavo :D
@DRZ beh insomma. Al giorno d'oggi in Italia sento cose allucinanti, tipo che ci sono dirigenti che prendono 70.000 euro.
Se il rapporto viene mantenuto, non mi stupirebbe che gente con una decina d'anni di esperienza ed un lavoro degno prenda 1500 euro al mese, quando in altri posti ne prenderebbe facilmente il doppio.
Posto che con 1500 euro al mese si campa senza problemi, la tua qualità della vita è molto più elevata a Wolfsburg con 3000 euro che non a Milano con 1500, soprattutto se hai famiglia l differenza è abissale.
L'utilità marginale degli euro in più a livelli bassi è elevatissima.
Ricordo quando a Parigi passai da 1200 a 1450 fu una svolta clamorosa.

@lenin mi sa che non mi son spiegato bene, quando dico "con un limite minimo" intendo proprio quello che dici tu.
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Cit. Vn Vomo Givsto

Offline MrSpritz

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Re: Il lavoro
« Risposta #14950 il: 10 Giu 2015, 14:13 »
In questo tuo esempio Milano sarebbe considerata una città più vivibile di Wolfsburg?

Offline iKenny

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Re: Il lavoro
« Risposta #14951 il: 10 Giu 2015, 14:52 »
Che io viva a Como, New York o Cape Town i pezzenti ci sono sempre, non è che se ci vivo vicino o lontano cambi molto.

In teoria si, il tuo ragionamento non fa una grinza.

Nella pratica, andare tutti i giorni al lavoro magari passando davanti a una township ricolma di poveracci, e sperimentare (dal lato dominante) un apartheid finito ufficialmente ma non di fatto, con tutte le tensioni bianchi-neri che questo comporta, almeno per me non sarebbe emotivamente facile.

Questo senza aggiungere che, come diceva Yoshi, c'e' un alto livello di criminalita' (non micro, quella vera fatta di accoltellamenti anche in pieno centro, e anche nei quartieri ricchi - infatti le case sono bunker con mura alte e sbarre ad ogni apertura che dia sulla strada), ovviamente derivante dalle tensioni razziali di cui sopra.

Non e' esattamente una bella societa' in cui vivere e non c'e' paragone con i quartieri popolari di Parigi o di qualsivoglia citta' Europea.

Confermo quanto detto da te. Ho passato un po' di tempo con una ragazza di Johannesburg e mi diceva esattamente le stesse cose.

Offline Yoshi

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Re: Il lavoro
« Risposta #14952 il: 10 Giu 2015, 18:01 »
Per quanto siano argomenti collegati, non esagerate con l'OT
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Offline Seppia

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Re: Il lavoro
« Risposta #14953 il: 10 Giu 2015, 22:34 »

In questo tuo esempio Milano sarebbe considerata una città più vivibile di Wolfsburg?

Vabbè per un comasco che non parla tedesco, direi che a parità di altre condizioni non vedo come non possa essere così.
Wolfsburg è la sfiga fatta città, Milano è una merda ma rimane sempre una città italiana, nemmeno da mettere.
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Cit. Vn Vomo Givsto

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Re: Il lavoro
« Risposta #14954 il: 11 Giu 2015, 15:42 »
Fantastico

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