Autore Topic: Il lavoro  (Letto 1967664 volte)

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Offline ferruccio

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Re: Il lavoro
« Risposta #10515 il: 17 Apr 2013, 23:35 »
Cosa credi, che quel terrone* di Ferruccio abbia imparato lo svedese dentro Matrix?

* Aut. Min. Ric. da un extracomunitario, tecnicamente, quindi ancor più basso di grado.

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Offline peppebi

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Re: Il lavoro
« Risposta #10516 il: 18 Apr 2013, 08:55 »
@Scorreggione: guarda io mi sono rammollito e mi sto piangendo addosso da tempo ed è ora di smetterla. Vedi di fare altrettanto. E metti in conto che devi andartene da Napoli tipo ora. Per il resto, ok, è più dura ed io mi rendo conto benissimo che, pur facendo tutto da sè, un conto è farlo con le spalle coperte, altro con le sole tue forze e con la consapevolezza che se va male rovini pure la tua famiglia. Detto questo, scoreggio', io sono cresciuto senza padre, in un paesino che non offre certo quel poco di lavoro che può offrire una città grande come Napoli, con due fratelli e con mia madre che faceva lavori saltuari quando riusciva. L'unica cosa che ci ha salvato è stata avere una casa di proprietà, anche se non finita (siamo stati 20 anni senza termosifoni, per dire) e poi la fortuna che, a un certo punto, mia madre è riuscita ad ottenere un lavoro in università (a Siena, quindi trasferimento di lei per un anno e noi figli dai nonni e poi successivo trasferimento di tutti). L'università me la sono pagata quasi tutta da solo facendo lavoretti quando potevo, più qualche borsa di studio. Se in qualche modo ce l'ho fatta io ce la puoi fare pure tu.
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Offline Aether

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Re: Il lavoro
« Risposta #10517 il: 18 Apr 2013, 08:59 »
Un concetto che ogni italiano dovrebbe incidersi sulla pelle è: non si lavora gratis, il lavoro va retribuito, chi ti paga per il tuo lavoro non ti sta facendo un favore.

Troppa gente campa sulla buona educazione (traducibile come "fesseria") della gente, soprattutto se inesperta e giovane.
Worms! You're all the same to me!

Offline Scorreggione

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Re: Il lavoro
« Risposta #10518 il: 18 Apr 2013, 09:52 »
@Scorreggione: guarda io mi sono rammollito e mi sto piangendo addosso da tempo ed è ora di smetterla. Vedi di fare altrettanto. E metti in conto che devi andartene da Napoli tipo ora. Per il resto, ok, è più dura ed io mi rendo conto benissimo che, pur facendo tutto da sè, un conto è farlo con le spalle coperte, altro con le sole tue forze e con la consapevolezza che se va male rovini pure la tua famiglia. Detto questo, scoreggio', io sono cresciuto senza padre, in un paesino che non offre certo quel poco di lavoro che può offrire una città grande come Napoli, con due fratelli e con mia madre che faceva lavori saltuari quando riusciva. L'unica cosa che ci ha salvato è stata avere una casa di proprietà, anche se non finita (siamo stati 20 anni senza termosifoni, per dire) e poi la fortuna che, a un certo punto, mia madre è riuscita ad ottenere un lavoro in università (a Siena, quindi trasferimento di lei per un anno e noi figli dai nonni e poi successivo trasferimento di tutti). L'università me la sono pagata quasi tutta da solo facendo lavoretti quando potevo, più qualche borsa di studio. Se in qualche modo ce l'ho fatta io ce la puoi fare pure tu.

Io non mi sto piangendo addosso, sto descrivendo quello che avviene al 90% dei campani.
"in un paesino che non offre certo quel poco di lavoro che può offrire una città grande come Napoli"
Eh? Ma scherzi? Tu sei davvero convinto che napoli offra lavoro? Chi lavora o lo fa in nero sottopagato o è raccomandato o ha un'attività in proprio (ma in questo caso deve pagare la camorra)
I miei genitori hanno la terza media. Beata tua madre e tanto di cappello che ha trovato lavoro all'università.
Non ho nulla di proprietà, nè la casa, nè terreni, niente.
"Non è stupido avere un'opinione, è stupido convincersi sia per forza giusta quando la possibilità che sia sbagliata, soprattutto quando tratta argomenti di cui non siamo competenti, è molto alta." (cit.)

Offline ferruccio

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Re: Il lavoro
« Risposta #10519 il: 18 Apr 2013, 10:24 »
I miei genitori sono ferrovieri. Nessuna proprietà ma piuttosto un bel po' di debiti (ai tempi in cui ero ragazzino; per fortuna adesso le cose vanno meglio). A 23 anni, due settimane dopo la fine dell'università*, sono partito da Palermo coi risparmi di lavoretti e vendita di console e giochi (tipo ottocento euro in tutto). Da allora sono stato economicamente indipendente.

C'è una differenza fra non avere condizioni di partenza ottimali e non avere speranze di miglioramento. Il figlio di un minatore nello Zambia non ha speranze di miglioramento. Un italiano in buona salute e relativamente giovane deve solo decidere di darsi una mossa, imparare qualcosa di utile e tentare di trovarsi da vivere. Tutto il resto è piangersi addosso.


* sia io sia mia sorella maggiore abbiamo fatto l'università, con sacrifici titanici dei miei genitori.
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Offline Scorreggione

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Re: Il lavoro
« Risposta #10520 il: 18 Apr 2013, 10:36 »
I miei genitori non possono fare piu' di quello che già hanno fatto e continuano a fare.
Mia madre non ha mai lavorato, mio padre lavorava poi l'azienda dove era dipendente fallì e ora fa un altro lavoro. A stento arriviamo a fine mese.
Se mancano le condizioni di partenza ottimali, di conseguenza non hai margini di miglioramento.
Alla base ci sono i soldi. E' inutile girarci intorno, se mancano sei fottuto.
Ho conosciuto gente che mi voleva raccomandare, ma le cifre richieste erano alte.
40,50 mila euro. Non li ho. Altrimenti, come fanno quasi tutti quì, avrei pagato e a quest'ora stavo bello pimpante, fresco.
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Offline ferruccio

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Re: Il lavoro
« Risposta #10521 il: 18 Apr 2013, 10:50 »
Ora mi incazzo (cit.)
Ripeto: per imparare qualcosa hai bisogno di una raccomandazione? Per guadagnare soldi devi per forza entrare in un'azienda pubblica? E dio mio, come si fa anche solo a contemplare l'idea di pagare quarantamila euro per procurarsi in modo disonesto un posto di lavoro di merda da 1200 euro al mese? Ma un po' di dignità, su.

Impara a programmare, impara una lingua non comune che ti permetta di campare facendo traduzioni, impara a gestire campagne pubblicitarie online... quello che pare a te, ma impara a fare qualcosa di utile per cui qualcuno sia disposto a pagarti. Nota che tutti e tre gli esempi, letteralmente le prime tre cose che mi sono venute in mente, non presuppongono di emigrare. Puoi imparare queste cose ovunque tu sia e se vuoi puoi guadagnarci qualcosa lavorando da casa. Non sta scritto da nessuna parte che qualcuno ti debba dare un lavoro generico che chiunque altro può fare. Impara qualcosa e renditi utile. Non hai giustificazione: ci sono così tante cose che puoi imparare a fare gratuitamente che se scegli di non fare nulla la colpa è solo e soltanto tua.
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Re: Il lavoro
« Risposta #10522 il: 18 Apr 2013, 10:56 »
Scusa Marco, vediamo di darci da fare e cercare di capire.
Quanti anni hai, quali competenze e quali aspirazioni.
Perchè così sembri uno sfigato che cerca il posto al caldo nel pubblico e non voglio neanche pensarlo, chiaro?
Quindi facci un brevissimo sunto, grazie.

Offline Scorreggione

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Re: Il lavoro
« Risposta #10523 il: 18 Apr 2013, 11:00 »
Ora mi incazzo (cit.)
Ripeto: per imparare qualcosa hai bisogno di una raccomandazione? Per guadagnare soldi devi per forza entrare in un'azienda pubblica? E dio mio, come si fa anche solo a contemplare l'idea di pagare quarantamila euro per procurarsi in modo disonesto un posto di lavoro di merda da 1200 euro al mese? Ma un po' di dignità, su.

Impara a programmare, impara una lingua non comune che ti permetta di campare facendo traduzioni, impara a gestire campagne pubblicitarie online... quello che pare a te, ma impara a fare qualcosa di utile per cui qualcuno sia disposto a pagarti. Nota che tutti e tre gli esempi, letteralmente le prime tre cose che mi sono venute in mente, non presuppongono di emigrare. Puoi imparare queste cose ovunque tu sia e se vuoi puoi guadagnarci qualcosa lavorando da casa. Non sta scritto da nessuna parte che qualcuno ti debba dare un lavoro generico che chiunque altro può fare. Impara qualcosa e renditi utile. Non hai giustificazione: ci sono così tante cose che puoi imparare a fare gratuitamente che se scegli di non fare nulla la colpa è solo e soltanto tua.

Come ti ho già scritto nella pagina precedente, dipende da quello che vuoi imparare.
Uno stage, un tirocinio, un corso di formazione tutelato e finanziato dalla regione, a numero chiuso, come pensi di farlo quì senza uno stralcio di raccomandazione?
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Offline Scorreggione

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Re: Il lavoro
« Risposta #10524 il: 18 Apr 2013, 11:06 »
Scusa Marco, vediamo di darci da fare e cercare di capire.
Quanti anni hai, quali competenze e quali aspirazioni.
Perchè così sembri uno sfigato che cerca il posto al caldo nel pubblico e non voglio neanche pensarlo, chiaro?
Quindi facci un brevissimo sunto, grazie.

Io ho 32 anni, ho lavorato all'AWS corriere espresso come addetto alla logistica, lavorato e lavoro a gettone nei cinema della campania come proiezionista, avendo il patentino di operatore cinematografico, ho lavorato come tutor in diversi centri di formazione di napoli e provincia, negli stessi ho fatto il docente per il pacchetto office, ho lavorato come addetto alla vendita da euronics, expert, auchan, ho lavorato al recupero crediti eni enel sky mediaset, poi ho lavorato al Cisal Encal, patronato e infine ho organizzato eventi e serate nei locali della costiera amalfitana, meta sorrento positano...
Non mi sento sfigato ma rassegnato. Io voglio essere soltanto inquadrato con un contratto regolare, niente in nero, avere uno stipendo normale, niente di eccessivo ma nemmeno una pisciata in mano come avviene di consueto quì. Tutto quì. Lascia stare il posto statale che è utopico per me.
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Re: Il lavoro
« Risposta #10525 il: 18 Apr 2013, 11:09 »
Come ti ho già scritto nella pagina precedente, dipende da quello che vuoi imparare.
Ora mi incazzo (cit.)
COSA VUOI IMPARARE?
In pagine di lamentele nessuno qui dentro ha ancora capito COSA tu voglia fare della tua vita.

Calcola che io che sono uno "fortunato", laureato all'accademia di belle arti con sforzi piuttosto consistenti da parte dei miei genitori MA sono diventato grafico e illustratore digitale DA SOLO.
Mai fatto un corso (anzi, uno si, regionale ottenuto tramite concorso, per web master ma dopo una lezione mi hanno assunto in un'azienda e l'ho mollato), ho lavorato per comprarmi ogni computer che ho avuto e dalla scuola, per quanto buona, non ho ricevuto NIENTE da quel punto di vista.
Sono quello che sono (non granchè, LO SO, GRAZIE) perchè passavo dalle 4 alle 12 ore AL GIORNO a disegnare a mano e al computer quando ero a casa dei miei.

Offline Scorreggione

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Re: Il lavoro
« Risposta #10526 il: 18 Apr 2013, 11:12 »
Come ti ho già scritto nella pagina precedente, dipende da quello che vuoi imparare.
Ora mi incazzo (cit.)
COSA VUOI IMPARARE?
In pagine di lamentele nessuno qui dentro ha ancora capito COSA tu voglia fare della tua vita.

Se lo sapessi l'avrei già detto. Invece vorrei saperlo anche io. Sarei disposto ad apprendere qualsiasi cosa pur di avere la certezza che dopo lavoro al 100% non in nero, a tempo indeterminato.
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Re: Il lavoro
« Risposta #10527 il: 18 Apr 2013, 11:13 »
Scusa Marco, vediamo di darci da fare e cercare di capire.
Quanti anni hai, quali competenze e quali aspirazioni.
Perchè così sembri uno sfigato che cerca il posto al caldo nel pubblico e non voglio neanche pensarlo, chiaro?
Quindi facci un brevissimo sunto, grazie.

Io ho 32 anni, ho lavorato all'AWS corriere espresso come addetto alla logistica, lavorato e lavoro a gettone nei cinema della campania come proiezionista, avendo il patentino di operatore cinematografico, ho lavorato come tutor in diversi centri di formazione di napoli e provincia, negli stessi ho fatto il docente per il pacchetto office, ho lavorato come addetto alla vendita da euronics, expert, auchan, ho lavorato al recupero crediti eni enel sky mediaset, poi ho lavorato al Cisal Encal, patronato e infine ho organizzato eventi e serate nei locali della costiera amalfitana, meta sorrento positano...
Non mi sento sfigato ma rassegnato. Io voglio essere soltanto inquadrato con un contratto regolare, niente in nero, avere uno stipendo normale, niente di eccessivo ma nemmeno una pisciata in mano come avviene di consueto quì. Tutto quì. Lascia stare il posto statale che è utopico per me.
Cioè? Un lavoro a caso?
Qualsiasi?
Senza nessuna preparazione specifica?
Auguri allora, là fuori ci sono 3 milioni di persone con le stesse aspettative.
Se invece ti specializzassi in qualcosa che ti permetta di ridurre la concorrenza e ti mettessi nella testa che si possa anche emigrare, forse alzi le probabilità.
Se poi capissi che le cose si possono anche imparare DA SOLI senza corsi e sarcazzi, non solo imparerai ma diverrai una persona migliore (non intendo svilirti, intendo che VERAMENTE migliorerai).
Poi fai tu, la vita è la tua.
Auguri.

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Re: Il lavoro
« Risposta #10528 il: 18 Apr 2013, 11:15 »
Non si impara per avere un lavoro.
Si impara per essere migliori.
E la gente vuole assumere gente migliore, non sfigati.

Offline Scorreggione

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Re: Il lavoro
« Risposta #10529 il: 18 Apr 2013, 11:17 »
Nel 99% degli annunci di lavoro che vedo io c'è scritto "con esperienza" e questa la fai sul campo, lavorando, non imparando prima di lavorare. Ed infatti quello che so fare l'ho imparato sul posto di lavoro, prima, non lo sapevo fare. la gente vuole assumere gente migliore e non sfigati in un mondo idealista, idealizzato, ma non in quello reale, altrimenti l'italia non andrebbe a rotoli, soprattutto la campania che non ha niente da invidiare alla peggor africa, anzi.
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