... pure l'Attacco dei Giganti immagino sia finito in quella ignobile posizione di "mi sono rotto il cazzo, doveva finire ma sto facendo soldi e mi frustano per non farla finire".
Non siamo ancora a livello degli allungamenti di brodo biblici, ma l'andazzo che ha preso è più o meno quello.
Tornando a Berserk, io Mozgus (il cardinale, per capirci) e il relativo arco, Danzai (che è poi quello trasposto nella prima stagione del nuovo anime), li ho apprezzati, invero. Una digressione a tema sacro & profano, con Guts stretto nella morsa tra paganesimo populista satanico e fanatismo religioso inquisitorio ci stava tutta nell'universo di Berserk. Anche il personaggio di Mozgus stesso è grottesco, sì, ma incarna bene e "fisicamente" il granitico e violento candore dello zelotismo.
L'arco precedente di Jill, Lucine e dei falsi elfi, invece, è uno dei più crudi e toccanti del manga, non è epico quanto Ougon Jidai (l'arco della Squadra dei Falchi), ovvio, ma è tutt'altro che di scarsa qualità.
Dove Miura perde la presa è dal consolidarsi del party, da lì si inizia a capire che in verità vuole fare altro rispetto a Berserk, come autore e a livello di approccio, proprio. Abbraccia una poetica meno cupa e nichilista, più solare, fantastica e legata alla natura (uomo compreso), che emerge del tutto e in maniera chiara, come detto, in Gigantomachia.
Come dice Pos, non ci sono c@xxi, a meno di un rinnovato afflato di Miura verso la spettacolarizzazione dei secoli bui e del lato perverso dell'uomo, Berserk non può andare da nessuna parte, perché il suo creatore è ormai proiettato verso tutt'altro tipo di narrazione... dovrebbero semplicemente lasciarlo libero di fargliela fare attraverso un'opera nuova, piuttosto che affossando Berserk sempre più nel ridicolo.