Se qualcuno vuole un resoconto oggettivo e aderente ci sarebbe una cosa chiamata giornalismo. Ma ormai non esiste più nemmeno quello. Quello fatto bene, intendo.
Piu' che imprecisioni sul Medioriente (che ci sono ma come dire, potrebbero essere giustificate dalla " ignoranza" degli americani, fa specie l'imprecisione o meglio la volontaria solita supremazia della correttezza e della bonta' usa contro tutti gli altri. Un esempio
nel penultimo episodio i servizi rapiscono il "povero" venditore di cellulari, ora uno si aspetta che a rapirlo siano gli americani che hanno tale pratica diffusissima, hanno guantanamo, hanno precedenti con rapimenti anche in italia di sospetti terroristi portati a torturare in paesi dove la tortura e' permessa. E invece no, a rapirlo sono i tedeschi. fin qui niente di male del resto non e' un rapimento "violento" ma mi ha fatto sorridere la minaccia di Saul successiva, quando dice sempre al povero venditore: "o parla o non posso fare niente per aiutarla e saro' costretta a lasciarla ai tedeschi". Manco se il venditore fosse ebreo e ci si trovasse in un telefilm sulla seconda guerra mondiale. Mah. Di cose cosi' anche l'ultima stagione e' piena.
Incominciata la sesta stagione. Il primo episodio è stato di una palla mostruosa. Vabbè, è introduttivo della nuova stagione, ma non finiva mai...
A me non dispiace, ma è quello che penso di Homeland da un po' di stagioni a questa parte. Non raccontano più niente di nuovo, ma lo fanno sempre in maniera coinvolgente, molto aderente alla realtà, con una qualità media (di interpretazioni e regia) sempre molto alta.