Esattamente 7 giorni fa porto al cinema una mia cara (carissima) amica, e ovviamente lei vuole vedere a tutti i costi il "miglior" film del multisala, l'ultimo dei Vanzina,
Miami Beach. Predetemi per il culo, ma sappiamo tutti come funzionano queste cose..
Già prevedo la catastrofe, tanto che nei titoli di testa cerco di buttarla sul ridere dicendole che i film dei Vanzina sono garanzia di cafonaggine spinta (fingendo di apprezzare tale trashume). Mi preparo ai canonici 90 minuti di supplizio sperando che le canoniche volgarità assortite vergate sul copionazzo dal dinamico duo mi strappino qualche risata ogni tanto. Dove non arrivano le deprimenti battute a scadenza riferite alla cultura popolare odierna e/o le ingenue "citazioni" cinematografiche, arriva senz'altro la pernacchia, il ruttone, il vaffanculo a tradimento.
Poi c'è la Minaccioni che quando je sale l'ignoranza romanaccia è abbastanza divertente e...
Ebbene, i Vanzina invece del cinepanettone/cinegelatone stavolta tentano la commediola garbata a tema generazionale, quasi totalmente priva di lazzi (ci sono 3 parolacce/volgarità in tutto il film, e sono gli unici tre momenti in cui in sala è scappata qualche risata). Insomma, una commedia dove non si ride, dove Ricky Memphis non fa il coàtto ma il padre di famiglia preciso, dove la Minaccioni non fa la romanaccia sguaiata ma la precisissima milanese in stile Franca Valeri, dove nonostante siamo a Miami ogni due passi incontrano un altro italiano.. E che caso..!
Vabé, basta, inutile spendere altre parole su questa caporetto cinematografica..
Anzi no: colpo di grazia, nei titoli di coda appare il bollino della regione Lazio che ha elargito copiose sovvenzioni per girare 'sta roba.. film ovviamente ad alto interesse culturale.
Porca troia, era meglio un cinepanettone. E per dire una cosa del genere ce ne vuole.