Accettando un invito "al buio" ho visto "Mine vaganti" di Ferzan Ozpetek.
Il cinema italiano difficilmente mi piace. Film così poi.... e questo non fa eccezzione.
Ma possibile che un film che "dovrebbe" (virgolettato d'obbligo) poter dire - o che si propone di farlo- qualcosa di intelligente sull'omosessualità finisca per collassare su se stesso in maniera così banale?
Argomento megio:
Viene fatto un gran giro di parole su quanto essere gay non equivale ad avere un difetto, è una cosa normale, ce ne sono tanti, non bisogna nasconderlo, non è che uno si deve vestire da donna per esserlo o deve atteggiarsi in maniera effemminata ecc ecc. Poi la rappresentazione di chi è omosessuale nel film si traduce in balletti in spiaggia, urletti, discussioni sulle creme per il contorno occhi, interesse verso scarpe e abbigliamento femminile, battutine sessistiche. Per cosa? Solo per far ridere il pubblico?
Il finale del film poi, con la morale espressa dalla nonna è in aperto contrasto con l'argomentazione portata avanti nella prima parte del film.
O non ho capito il tono del film (pensavo fosse serio invece era solo bassa ironia?) o giustamente c'è da indignarsi.
Pessimo film. Davvero di bassa caratura. Ennesima dimostrazione di come è meglio evitare argomenti complessi se non si ha la capacità di farlo.