Questi giorni ho visto (su youtube
c'è in ottima qualità) "Benvenuti al sud" e la sua controparte francese. Commedia semplice e innocua che gioca su arcinoti stereotipi, che però in Italia può avere una valenza d'analisi più profonda per via della polarità politica che note forze (e le emergenti reazioni ad esse) hanno cavalcato in questi anni lacerando lo stivale oltre il classico sfottò. (il film francese è stato girato non sul sostrato di un paese davvero 'spaccato' insomma, se ha avuto gran successo è per i suoi meriti di intrattenimento; oddio, non che il film italiano affondi davvero mai nel cuore della tematica con nomi e citazioni, cosa che forse al Bisio sarebbe pure piaciuta)
il francese strappa sorrisi nonostante un lavoro di adattamento per me quasi impossibile (bravi che ci si son messi, ma potevano anche non distribuirlo un film così), ottima l'idea di prenderne i diritti perchè l'inversione tutta italiana funziona. Addirittura Siani riesce ad essere non odioso. Naturalmente è solo intrattenimento, non ha un decimo della forza corrosiva dello scontro/incontro nord/sud milano/napoli di un film come "Così parlò Bellavista" di Luciano De Crescenzo (probabilmente il miglior manifesto dell'anima partenopea nel cinema italiano assieme ai migliori Totò e Troisi e a "L'Oro di Napoli" di De Sica), che ne anticipa anima e tematiche 20 anni prima, e oggi dopo che vedi il film di Miniero risulta ancora più bello.
Ah il film è classicissimamente, secondo la miglior tradizione del buonismo e pietismo filomeridionalista tipicamente democristiano
, pro-sud, pro-mare, pro-sole, pro-simpatia, pro-buona cucina, pro-ospitalità... ma ad assoluta difesa del plot va detto che il film è davvero Uguale al francese, in tantissime battute, e le frasi che sembrano più campani(a)listiche sono prese paro paro da quanto di buono si dice del Nord della Francia (i riferimenti alla pistola facile, al "colera" e alla sporcizia che non si rivelano, addirittura la frase "quando vai al sud piangi 2 volte: quando arrivi e quando te ne andrai" che sembra figlia del peggior Renzo Arbore è tratta paro paro dal francese)
Naturalmente solo un cretino non girerebbe il seguito con i terroni a nord, che poi guadagnerà benissimo ma non come il prequel, già si sa
Ah, la cosa in assoluto più bella del film, anche più della amena Castellabate, è la oramai nota e commovente "Zizzona di Battipaglia" che è una cosa che mi da le lacrime al solo vederla e la prossima volta che scende Seppia si va fino a Salerno a prendercene 2