Dopo ulteriori smanettamenti vorrei condividere qualche ulteriore considerazione su Android e sui cellulari che ne sono dotati (ovviamente sull'X10 in particolare).
Innanzitutto, dopo aver provato una discreta quantità di programmi, posso dirvi di non badare, nell'acquisto di un cellulare Android, all'interfaccia proprietaria. Android è così aperto che troverete letteralmente decine di Home e di Launcher che si aggiornano a cadenza settimanale, imitando e incorporando tutte le caratteristiche del software proprietario di altri terminali. Ho potuto trasformare l'Xperia in un HTC con la Sense, in un Samsung con TouchWiz, in un simil-iPhone ecc. Questo posso dirlo perché l'interfaccia proprietaria di Sony Ericsson, l'accoppiata Mediascape + Timescape, ha rappresentato un importante fattore nella scelta del cellulare. Col tempo mi sono reso conto che la comunità di ragazzi e programmatori è così attiva da rendere ben presto obsoleta qualsiasi interfaccia proprietaria. Oggi, infatti, per le necessità quotidiane uso tranquillamente la combo ADW Launcher + Pure Messenger + Contacts!. Timescape lo uso solo di rado, quando voglio dare una scorsa a tutto quello che è successo nell'ultima settimana, o quando mostro il cell ad amici (l'effetto delle splines colpisce sempre). Ma già qualcuno sta imitando pure quello.
Da questo punto di vista è meglio considerare la versione di Android installata, o la capacità del terminale di supportare i futuri aggiornamenti (ad esempio, se verrà confermato che per Android 3 saranno necessari 512 MB di RAM, il mio Xperia, che ne ha 384, sarà tagliato fuori. Ma visto che il cell si colloca sotto i 500 euro non posso proprio lamentarmi). Ma, soprattutto, valuterei la capacità dello sviluppatore di supportare tali aggiornamenti.
Da questo punto di vista con l'Xperia provo sentimenti contrastanti. Da una parte noto con piacere che SE sforna aggiornamenti a ritmi febbrili (hanno rilasciato in meno di tre mesi già quattro nuovi firmware che hanno velocizzato considerevolmente il cellulare). Dall'altra, il fatto che si resti bloccati alla versione 1.6 di Android, che non consente di sfruttare tutti i colori di cui è capace il display, tutta la memoria e la potenza del processore, lo vivo come una inutile limitazione. Ormai, con l'evoluzione dei programmi di terze parti, uso sempre meno l'interfaccia proprietaria SE.
Fortunatamente, quindi, la scelta di Android ha confermato le mie aspettative, andando addirittura a smontare uno dei motivi per cui avevo scelto l'Xperia (del quale sono molto soddisfatto). Quello in cui speravo era proprio nell'intraprendenza di una comunità (semi)libera dalle pastoie della multinazionale di turno. Il rovescio della medaglia è che, a dispetto di quello che si possa pensare, è davvero difficile capire quali sono le migliori combinazioni di programmi, o quelle che meglio possono soddisfare le proprie esigenze, se non dopo un lungo periodo di sperimentazione e apprendimento. Esplorare il market è un'esperienza disorientante, con tantissime applicazioni disponibili in una vetrina poco strutturata, inadeguata quando si tratta di valorizzarle o dar loro la giusta visibilità (soprattutto se confrontato all'Apple Store). Ma che proprio per questo premia con grandissime sorprese i più tenaci.