Pensa a miss italia, la capua, la colombari la chiabotto, tutte cesse.
La Capua non è mai piaciuta neppure a me, ha sempre avuto quell'aria da catto-frigida che è antitetica a qualunque possibilità di scatenare il mio personale brio ormonale.
La Chiabotto invece mi è sempre piaciuta abbastanza (bocca grande+fianchi generosi+statura importante=poderosa macchina da sesso), malgrado la voce stridula ed il seno piccolo.
La Colombari è stata per anni (fino a che non si è rifatta molto male il seno) una delle mie preferite in assoluto. Ho invidiato Billy come pochi altri uomini al mondo.
Ciò detto, sono d'accordo che la categoria "miss" difficilmente rispecchi il top in circolazione; ma occhio a non fare confusione tra i concorsi italiani e quelli invece sudamericani. In Venezuela, in particolare, ci sono le donne più belle del mondo, perché oltre ad essere di ceppo ibrido (e si sa che gli ibridi belli sono meglio dei monoetnia belli) imparano fin dalla tenera età, in apposite scuole (che dovrebbero aprire anche qui per insegnare cosa sia l'autentico gusto per la sensualità alle brufolose nostrane), la cura del proprio corpo e della propria estetica.
Poi se a uno le nere fanno cagare a prescindere, tanto che schifava pure la Naomi Campbell degli anni '90, è un altro discorso, ovviamente. Ma si tratta di un estremismo, frutto di un certo pregiudizio estetico, perché oggettivamente non sta né in cielo né in terra schiaffare una delle veneri nere di cui sopra nel medesimo calderone di Serena Williams e Silvye Lubamba.