"La Rosa di Alessandria" di Manuel Vàsquez Montalbàn
sono a metà libro ed è il primo di Montalbàn che leggo (ovviamente ci sono arrivato attraverso Montalbano...).
Da quanto ho capito c'è tutta una serie di racconti su questo investigatore privato e questo è una sorta di "libro di mezzo" della collana; lo stile è molto ironico, un'incrocio tra Chandler e Bukowski.
Il protagonista è il classico duro che ha visto tutto nella vita e non si stupisce di nulla, uno che guarda ogni fatto con occhi disincantati e non si spreca a giudicare. Il suo assistente è un cuoco provetto, capace di mettere assieme piatti improbabili (involtini di vitello con crema alla panna montata) e di sdrammatizzare ogni situazione. L'ambientazione una Madrid sonnacchiosa degli anni 80.
Fino ad ora non è successo praticamente nulla. La vittima è stata nominata, ma quasi di sfuggiata, non ci sono sospetti e l'investigatore sembra girare a vuoto e senza interesse. C'è anche la storia parallela di un marinaio in vacanza a Tobago, ma al momento non ci azzecca nulla col resto della trama... insomma detta così sembrerebbe una immane cazzata, me per come è scritto è un libro piacevole che ti strappa gustose ghignate.