a) Idea tua. Critico in base a "ciò che sono".
b) Io faccio, non dichiaro
c) Yep, ma dare a qualcosa meriti non suoi... mmmm.... ignoranza ci cova... und... soylent green.
d) E' il tuo modo di leggere i miei post.. non quello che c'é scritto. Ovvero la mente di Zionsiva funziona diversamente da quella di Giobbi!
Quindi tu credi ai programmi politici e non a: "diciamo ciò che la gente vuole, a noi interessa il potere per fare il cazzo che vogliamo, bilanciare la nostra non eccelsa altezza, etc..., sentirci importanti blub blah?"
e) Lancio qualche sasso.
Non intendo spendere altri soldi per riguardarlo in DVD.
La prima (approfondita) impressione é quella che conta.
La contestualizzazione é nella mente di chi legge ed ha presente il film.
Alcune frasi mi hanno fatto rabbrividire... ovvero il giungere a conoscenza attraverso prodotti massmarket.
Ovvero massmarket crea cortina fumogena sul resto.
(Cmnq se chi ha scritto ha 16 anni é perdonato... se ne ha 25 nope.. )
a) No, critichi in base a determinate "regole", che poi non specifichi, non ammetti di usare, comunichi, poi critichi, poi usi, poi rinneghi...
b) Tu dichiari una cosa, ne fai un'altra. Adesso aggiungi il nuovo tassello, dici che in realtà fai e basta.
c) Entra nello specifico. Se dai dell'ignorante ad una persona devi spiegargli perchè è ignorante, nello specifico devi spiegargli perchè quelle "cose" non sono dell'opera. Altrimenti offendi e basta, e non rispetti il prossimo perchè non sostanzi le offese/constatazioni presunte tali
d) La mia mente funziona diversamente dalla tua, ma la lingua italiana funziona ugualmente per tutti, almeno nelle sue caratteristiche base. Se tu dici "odio la presupponenza" poi presupponi ignoranza non sei onesto, o quantomeno sei apertamente offensivo. La forma mentis ha poco a che vedere con la comunicazione di concetti basiliari.
La questione dei programmi politici la hai messa in gioco tu, ma non è per nulla attinente al discorso che facevo io. Io credo che quello che uno dice resta qualcosa da rispettare. Se poi non lo fa questo è un bugiardo, sia che sia politico che sia Giobbi. Poi di certo uso la testa per "prevedere" che qualcuno possa essere disonesto, ma è una cosa che va al di là della parola e che non vedo perchè dovrei usare con Giobbi.
e) La contestualizzazione è parte del film.
Approfondisci questione "massmarket crea confusione sul resto", è interessante ma anche questa non attinente con Matrix quanto alla gente che prende troppo didascalicamente delle citazioni considerandole cose con un valore proprio al di là della struttura del film. In questo senso uno non può conoscere il Tao attraverso Matrix, al massimo può conoscerne un aspetto che però nel film è utilizzato per uno scopo preciso che va al di là del Tao in sè.
Finito lavoro... risposte:
a) No... non puoi entrare nella mia mente.. gne gne..
b) Yep faccio soltanto
c) Non é un'offesa, é: se si considera illuminante Matrix probabilmente non si conoscono (ignorano) un bel po' di opere e filosofie..
Ho menzionato il Tao perché a conti fatti più "profondo" del buddhismo.
d) Che palle questi "depositari della lingua italiana". Com^é che Zionsiva fraintende ed altri no? Problemi di link mentale, no di lingua. Io rispetto le persone e non ciò che dicono. Sono sicuro che Andreotti faccia un bel po' di discorsi rispettabili in italiano ad esempio.
Language is a virus (Burroughs)
Linguaggio serve per gettare fumo negli occhi.
Noto che le persone che più rispetto tendono al silenzioso o a dialoghi volutamente superficial/surreali (almeno all'apparenza).
- Perché a volte cerchi di "iterpretare" comìé Giobbi, pestando bide pazzesche...
e) Yep.
Questo non é il thread giusto per approfondire.
In poche parole:
é triste come l'invasione mediatico/pubblicitaria sia tale da far sì che (alcune-molte?) persone arrivino a conoscenza di determinati concetti/filosofie solo quando un blockbuster hollywoodiano ne mette un po' nel calderone.
Ovvero la cortina fumogena pubblicitaria si sta ormai rendendo così spessa che diventa diffcile per molti forarla.
Esiste solo ciò che é TV-massmedia, del resto non si sospetta l'esistenza-non é parte del proprio mondo/propria etica?
(Un po' estremizzato, ma rende l'idea).
Rispondo inoltre su ABC.
Tu credi nella consquenzialità di A, quindi B confuta, quindi si ha bisogno di C.
Il problema é che B non confuta un bel niente... attento che ciò porta a frustrazione se non ne esci.
Tizio dice A
Tizio dice B
Tizio magari torna ad A un po' + spiegato
Tizio magari torna a B un po' più spiegato
Non arrivi a C che includa B se il tizio 2 non é "già predisposto".
Trust me.
Credi quando rispondere di aver convinto gli interlucotori s equesti non rispondono più? :?: