Premesso che sono quanto di più lontano ci possa essere da una persona credente, mi risulta un po’ strano leggere affermazioni “laiche” che definiscono cosa sia umano, vita, uccidibile oppure no basandosi su metri di giudizio dalle caratteristiche smaccatamente religiose: “vita è ciò che è indipendente”, “ammasso di cellule”, “deve provare il dolore sennò non vale” etc.
Sinceramente, non vedo molto oggettività o razionalità in concetti simili.
Personalmente, non ritengo così difficile considerare un feto un essere umano vivente al 101%. L’unica differenza oggettiva, scientifica e incontrovertibile risiede nel numero di cellule e quindi nelle dimensioni, ma queste cellule sono le medesime che andranno a costituire l’essere umano “partorito”, non sono diverse in niente e per niente. Non sono, tecnicamente e razionalmente, individui diversi.
Detto questo non sono contrario all’aborto se non altro perché, come dice ferruccio, altrimenti la gente lo farebbe comunque col fai-da-te e perché viviamo in un periodo storico in cui c’è semmai bisogno di ridurre drasticamente il numero di esseri umani presenti sul pianeta e non certo di aumentarlo. Ognuno è liberissimo di fare le scelte che vuole, ci mancherebbe, ma mai come in questo caso sarebbe perlomeno doveroso avere bene in testa cosa effettivamente si stia facendo, senza trincerarsi dietro a quello che, nuovamente tecnicamente e oggettivamente, altro non sono che convenzioni di comodo.