E' dura, perche' richiederebbe un cambiamento del paradigma su come i publisher guardano all'industria. Avere dei sindacati aiuterebbe ma e' un mercato relativamente giovane ed in continuo cambiamento, non ci sono le basi per creare una struttura solida ancora. Vediamo cosa succede con la Union creata dal QA in Activision, sara' un esperimento importante.
Come in tutti i lavori, la soluzione piu' semplice e' avere la gente giusta al posto giusto ma questo succede solo negli Studios, i publisher e' cosa nota sono governati da gente che guarda solo ai profitti (shareholders in primis.)
L'utopia sarebbe quella di avere solo studios che lavorano a contratto e non acquisiti da publisher. I publisher di volta in volta andrebbero a proporre un contratto di lavoro a gioco agli studi che ritengono validi, un po' come succede con Hollywood. Che e' quello che 'e successo con Hasbro e Larian, e sappiamo tutti che roba e' venuta fuori...
Il momento che uno studio diventa di proprieta' di un publisher, sono finiti creativamente parlando. Perche' adesso lo ha fatto Microsoft ma chi nega che in futuro non lo facciano Sony o Nintendo?
Io poi capisco i licenziamenti, ma chiudere uno studio completamente e' proprio da carogne. Ma vai di divestment allora, che almeno lo studio continua ad esistere e puo' trovare nuova casa, anche senza le loro IP. Ma almeno gli dai una chance.