Il campionato lo vincerà la meno peggio, presumibilmente con il record negativo di punti per uno scudetto a 20 squadre, ma il pari di stasera, questionabile considerando l'episodio Ranocchia-Bellotti, ha tutta l'aria di indirizzare l'Inter verso il quarto posto.
L'inconsistenza sotto porta del reparto offensivo si manifesta puntualmente ogni volta che si alza il livello della partita. La differenza reti in questo è bugiarda, drogata da una serie di 4/5-0 ottenuto contro squadre inutili. Potremmo definirlo "effetto Gagliardini", quello che con le piccole segna sempre e con le medie sparisce.
A sensazione, il 4 aprile l'Inter si ritroverà quarta, con una gara da recuperare.
Il calendario propone due gare certamente dure all'Inter, ma il fatto di poter lavorare durante la settimana pensando solo al campionato aiuterà sicuramente a livello di prestazioni.
Certo, il fatto che ogni volta che manchino uno o due uomini chiave la squadra va in difficoltà la dice lunga su quanto sia realmente forte la rosa dell'Inter e quanto non aver perso pezzi per strada (che è un merito) sia stata una benedizione per il percorso fino ad ora.
L'Inter crea tanto, vedi anche ieri sera dove ha avuto diverse palle gol, ma il problema è che non la butta dentro: si tratta di un problema che da una partita all'altra potrebbe magicamente svanire. Un conto è non creare, e allora c'è un problema sistematico di gioco, un altro è sprecare tante occasioni, quello lo risolvi. Ieri Dzeko si è divorato almeno due gol, lo stesso ha fatto col Genoa: passerà.
Continuo a vedere favorita l'Inter per il campionato, poi il Napoli (che ha avuto una battuta d'arresto col Milan ma si è subito rialzata) e poi il Milan (che nasconde con la tenacia il limite di cui si parlava prima: fa fatica a creare occasioni da gol, si spera che col ritorno di Ibra e un Rebic più in forma si metta una pezza, ma ha anche un calendario nelle ultime abbastanza duro con Sassuolo - Fiorentina - Atalanta) molto vicine.
E poi c'è la Juve...