Io non ho capito molto bene la natura delle critiche mosse a questo State of Play di H2, anche rispetto alle preoccupazioni ontologiche sulla salute del videogioco contemporaneo.
Si tratta di un brano di 15 minuti di gameplay di un gioco che presumibilmente durerà decine e decine di ore, di una categoria di gioco, quella dell'open world, di svariate declinazioni e filosofie, così come può essere "l'FPS", "il platform" e il "racing game". Un genere con una sia grammatica interna. Da quanto esistono i videogiochi ci sono modelli che s'impongono e vengono interpretati in molti modi, ora più simili al nostro modo di sentire e in altri casi più distanti. Cosa avrebbe dovuto dire l'appassionato di vg nel periodo dell'FPS '95-05 oppure nell'era dello shoot'em up bidimensionale tra coin-op e produzione casalinga a cavallo tra gli anni '80 e '90? Altro che omologazione, c'era da spararsi lì. Anzi da sparare.
Quindici minuti con dimostrazione di grafica buona, che è una mediazione tra "caspita che dettaglio e particolari! (l'elefante è spaventoso eh, così come la parte subacquea )" ed "è un gioco che esce più o meno nel primo anno di vita della console e quindi ancorato al passato" (com'è sempre capitato) e ancora " si vede il suo rapporto tecnico con Ps4", un gioco di questo genere potrebbe avere maggiore densità poligonale e dettaglio, soprattutto per quanto riguarda il terreno. Un combattimento che parte da una base buona ma perfezionato (termine esagerato, basta "migliorato") nei fondamentali e che purtroppo continua a convivere con detestabili consuetudini di AAA in ambiente Sony, prima tra tutti gli appigli e l'approccio assistito a movimenti e arrampicate. Questo è l'aspetto conservatore e tranquillizzante per l'utenza.
Insomma, mi sembra un atteggiamento un po' eccessivo che poi, detta sinceramente, offre il fianco a personalismi che spesso ci fanno apparire come incoerenti e poco equilibrati. Leggi: critico l'atteggiamento e la propensione all'eterno ritorno tipico del videogioco ma convivo serenamente con prodotti verso cui sospendo l'obiettività in modo anche auspicabile.
Leggi ancora meglio: posso anche prendermela con l'ennesimo OW di una certa provenienza o fattura (il "pessimo" HZD), da armonizzare con le mie attese e aspirazioni Ci sta. Ma se poi non si vedono i limiti strutturali e ludici di, che so, The Witcher 3, RDR2 e boh, Death Stranding al di là dei propri legittimi gusti e considerati come giochi al di fuori dalla commercializzazione standardizzata dei AAA (ma dove?) beh...per me c'è qualcosa che non va.
Facciamoli uscire questi giochi e poi vediamo.