C'è un nuovo emoticon, lo uso subito
Boh. Sapete come la vedo, se bazzicate dalla parti dell'adattamento "Witcher Netflix" sapete che non mi piace questo
United Fantasy Colors of Benetton. Le motivazioni di questa asprezza non stanno nelle istanze commerciali, ma stanno, semmai, nella saggistica, nell'etnografia, nell'antropologia della terra di mezzo che da più vent'anni è al centro di una vasta saggistica, epistemologica e non, seminari, congressi, dozzine di pubblicazioni, appunti e persino disegni (Sì, Tolkien ha disegnato parecchio).
Una premessa. Dormo anche alla notte. Si fa pourparler eh
Vi anticipo un pochino, prima che escano le argomentazioni associate a questa questione, immancabili quando non si possono opporre tesi o motivazioni valide.
- "ma cosa ti cambia Pik?" - "ma se non ti piace non guardarla no?"& il sempre verde
"eh ma siamo nel 2022 Pik"Il mio ragionamento
non è vincolato alle istanze commerciali, o alla richiesta di rappresentanza legittima o meno. Tutt'altro, è strettamente storiografico, da studioso (non esperto) studioso. Inserire un hobbit nero o un elfo nero è meramente una strategia commerciale, nient'altro. Non ci sono possibilità che possano appoggiare "culturalmente" una tale scelta, sempre se ci basiamo su una base di coerenza dell'opera che stiamo trattando e se accettiamo che questa coerenza, vada preservata financo definendola importante ai fini dell'adattamento. Capisco che si faccia fatica a capirlo, ma quello che scrisse Tolkien non era "Il nostro mondo".
Non c'erano legami con l'amata Gaia che viviamo e sporchiamo ogni giorno, non c'era bisogno di alcuna rappresentanza, razza o sesso, nell'esatto momento che si pretende di ottenere questo o quello, il messaggio si fa più debole. Esattamente come nell'Anello del Nibelungo non ho bisogno di vedere un indiano. È una grave mancanza dal punto di vista dello studio etnografico dell’immaginario tolkeniano quello che hanno fatto. Perché?
Perché quella di Tolkien era una vera e propria mitologia "sospesa nel tempo" anche - e soprattutto - dal punto di vista dello studio etnografico dell’immaginario stesso. Arda è stata creata da Tolkien per dar vita ad una nuova cosmogonia, anche se in questo, chiaramente, JRR ha creato razze, etnie, linguaggi e persino grafologia. Nonostante questo, lui stesso aveva spiegato "le regole" del suo mondo e lo aveva fatto in maniera non fraintendibile, non più di tanto perlomeno. Suo figlio ha pubblicato persino "quaderni sessuali" del padre - perché qualcuno gli chiese alla British Tolkien Accademy come scopano i nani e lui volle rispondere in merito ed in oggetto alla domanda. Non è possibile avere un hobbit nero perché appartengono ad un orizzonte descrittivo completamente diverso, fine. Neri sono gli haradrim/sudroni, che tradotto propriamente vorrebbe dire propriamente "Genti del Sud", non gli Hobbit. Gli elfi non possono essere neri, al massimo olivastri. Tolkien quando scrisse "browner" intendeva noi italiani o comunque etnia mediterranea, perchè all'epoca era quello il concetto di "marrone", di certo non africani o afroamericani. Questi sono esempi, sebbene meticolosi. Ma ne ho molti altri, in caso.
Parliamo di un’opera immensa quindi, che dovrebbe essere rispettata in tutte le sue magnifiche peculiarità. Ma questo è mercato e chiaramente vale tutto. Partendo da questi presupposti credo che potrebbe essere una serie superficiale, sputeremo sangue, al solito, i fan si incazzeranno, al solito, mentre i casualoni restereanno sempre nell'avvallo di non capire molto di quello che vedono, leggono, senton...spezzati nella polarizzaione, pensando che un elfo nero non sia dopotutto un problema...in fin dei conti il problema
"è negli occhi di chi guarda". (no
)
Tolkien ha lasciato precise indicazioni sulle caratteristiche delle genti elfiche. Parliamo di una precisa etnografia, dalla linguistica, storia, tradizioni e caratteristiche fisiche. Meno sulle altri stirpi, come i nani (ma lasciando precise indicazioni su come le femmine naniche siano barbute e di fatto indistinguibili dai maschi). Su questi punti pare non ci siano dubbi che il lavoro del Professore sia andato a farsi benedire. E se manca il rispetto per questo, direi che la serie in sè non abbia senso di esistere, ma hey, sarete lieti di smentirmi quando vedremo la romance gender fluid (confermata). Quello che tutto questo mi lascia un po' basito, al di fuori del fatto che Tolkien ha persino spiegato gli aggettivi dell'incarnato dei suoi libri, è la logica schiacciasassi.
Ergo, breve riassunto della logica moderna.
Un letterato agli inizi del Novecento comincia a creare un universo immaginario traendo spunto dalla mitologia norrena, in particolare fate, gnomi ed elfi. Nei suoi libri descrive gli elfi come creature angeliche, con pelli diafane e capelli chiari (o più raramente, scuri) Ma, sicuramente, il riferimento è alle fattezze nordiche. I vichinghi, i celti, i britanni ed in generale i popoli scandinavi immaginavano nei loro miti personaggi e situazioni vicine al loro modo di essere e di vivere, fin qui ci siamo. Immagino che in Giappone non immaginassero la dea Amaterasu bionda con gli occhi azzurri e due tette da paura e presumo, allo stesso modo, che i babilonesi non immaginassero Gilgamesh rosso e con gli occhi verdi. Quindi, questo letterato, prendendo spunto dai popoli nordici ci scrive dei romanzi pieni di poesia e riferimenti al folklore nordico.
Poi arriva Amazon. Ed in nome del politicamente corretto ti presenta questa immagine e te la fa passare per un elfo silvano. E tu, caro lettore che sono vent’anni che leggi i libri di Tolkien e pubblicazioni di AIST o SIT, se mai ti dovesse venire il dubbio che questo sia
black-washing anziché integrazione sociale, devi startene zitto perché altrimenti passi per un razzista di merda. Tutto questo mi ricorda quello che fecero con l’adattamento Netflix de l’Iliade scegliendo David Ghyasi di origini ghanesi per interpretare Achille, definito da Omero “chioma dorata”. Mi piacerebbe davvero poter vedere, trasposte cinematograficamente, nuove storie oppure miti e leggende legate all’Africa ed altri continenti. Sarebbe interessante, aprirebbe la mente e soprattutto donerebbe rispetto e valore ad altre tradizioni da sempre classificate come serie B dalla nostra visione occidentale. Mi piacerebbe poter scoprire qualcosa di nuovo anziché vedere opere letterarie antiche e moderne stravolte dal politicamente corretto.
ah giusto