Ripartiam senza la fame che morde: ciò che va bene.
I buoni sentimenti.
Sotto il mare non di nuvole ma di rumenta, le tette, le troppe sequenze che vorrebbero essere epiche ma che proprio non ce la si fa, cliché anime-o-rama da sangue agli occhi e alle orecchie, sotto a tutto questo sono tratteggiate personalità non banali e una storia d'amicizia.
I momenti dimenticabili sono tendenzialmente quelli in cui i protagonisti soffrono (si sfiora il ridicolo a tratti...), quando invece sono felici, scherzano, riflettono, dialogano, litigano, si assiste a qualcosa meritevole d'attenzione.
L'epilogo è l'emblema di tutto ciò.
Strano, improbabile, ma scalda il cuore.
Molto interessante il lavoro sul level design. Ogni titano fa storia a sé e la dedizione esplorativa viene puntualmente premiata.
L'apice creativo di questo progetto secondo me risiede nel suo lato gestionale.
Che però rappresenta anche lo scoglio che spesso e volentieri si frappone tra i joycon e il divertimento : D.
Si spiega col fatto che il prezzo d'ingresso è oggettivamente alto; sopportato il flagello, alleggeriti i lati più farraginosi con l'esperienza, si accede ad un immenso (è veramente impressionante quante cose ci abbian cacciato dentro) spettro di contenuti d'alta qualità.
Si diceva di gestione: perché questo non è un jrpg, è uno spinoff di Xcom.
ORGANIZZARSI è la chiave di volta, il segreto per dominare questa bestia allo stato brado e, in ultimo, il modo migliore (l'unico, invero) per godersi il gioco.
Incastrare main e sub quest, obiettivi sbloccabili di più blade all'unisono, attività mercenarie, esplorazione/progressione in chiave metroidvania (averla inserita con profitto in spazi così ampi è quantomeno notevole) e ancora... ottimizzare specs, consumabili, party alla bisogna.
Robba tosta, tostissima.
Maaaa li avete visti almeno
i cuginetti di Cthuhlu in Tantal?
No?
Avete giocato decisamente troppo poco.
Saluti