Beh xeno X era il loro gioco "adulto"
Scherzi a parte, quella che è sempre stata la mia lamentela legata alla narrazione del primo Xenoblade era legata alla diversa interpretazione data all'essere "Xeno". Il primo Xenoblade è stato già un evidente compromesso, tra esigenze ludiche e la voglia di abbassare il target, dopo il parziale fallimento commerciale della Xenosaga, che ancor più di Xenogears, è stata un apice di narrativa ludica "Seinen", con eccessi non presenti in altre serie, ed alcuni passaggi arrivati in occidente con tanto di censura. Il tutto in giochi lineari e pesantemente story-driven ( alla FFXIII, per capirci ).
Posto che non ho approfondito il discorso "X", tutto men che lodato per la sua narrazione, da quel che ho capito si tratta di un gioco ancor più gameplay-driven del primo. Con i pro e contro del caso, ovviamente.
A me sembrava allora, ed a maggior ragione adesso, che semplicemente Takahashi avesse preso un'altra direzione e che non si possa più auspicare di veder continuare quel filone, che sempre giapponesata sarà per molti, ma che ritenevo rappresentasse l'identità dell'essere "Xeno", più vicina ad un'ambiziosa visual novel sci-fi, che non ad un vasto e strutturato gioco da esplorare.
Queste dichiarazioni non sono altro che la conseguenza di quelle scelte e di una collocazione ( mercato Nintendo ) oggettivamente più ludica che per giochi-film, meno predisposta a dare spazio alle mille varianti di Uncharted viste nell'ultima gen.